giovedì 20 giugno 2013

COLLOQUI DI PACE, KABUL PONE LE SUE CONDIZIONI


Il governo afghano non entrerà nelle trattative di pace con i talebani se vi parteciperanno gli Stati Uniti o comunque se non vi avranno un ruolo tutti gli interlocutori afghani.
La dura presa di posizione anticipa il primo incontro tra rappresentanti Usa e talebani previsto domani a Doha, capitale del Qatar. “A meno che il processo di pace non sia ‘afghanizzato’ – ha comunicato il presidente Hamid Karzai – l’Alto Consiglio per la pace non parteciperà ai colloqui in Qatar con i talebani”.
La dichiarazione di Karzai segue di un giorno il “via libera” statunitense ai colloqui di Doha, dove i talebani hanno aperto un ufficio di rappresentanza politica, e di poche ore la sospensione dei colloqui con Washington per arrivare a un Accordo di sicurezza bilaterale che regoli la presenza militare statunitense in Afghanistan dopo il ritiro Nato alla fine del 2014.
Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha confermato che il presidente ha sospeso la quarta tornata degli incontri bilaterali rilevando – come ha sottolineato il portavoce presidenziale Aimal Faizi – la contraddizione “tra quello che il governo di Washington dice e quello che fa rispetto ai colloqui di pace per l’Afghanistan”.
Centrale è nella posizione di Karzai l’apparente rinuncia allo stop delle azioni belliche da parte del movimento talebano. Lo stesso Barack Obama, commentando la prospettiva dei colloqui bilaterali, non aveva parlato di un cessate-il-fuoco come precondizione all’avvio delle trattative e non aveva specificato il ruolo che in esse avrà il governo afghano. L’esecutivo di Kabul riteneva necessario da parte talebana un impegno a riconoscere la legittimità delle istituzioni, della costituzione e la necessità di sospendere le ostilità. Mancando queste condizioni, Karzai ha indicato con chiarezza che la sua amministrazione non parteciperà al dialogo che, di conseguenza, ogni processo di pace sarà delegittimato.
Da parte loro, i tebani hanno chiarito nel modo più concreto che non hanno intenzione di offrire una tregua, nemmeno durante i colloqui. Questa mattina, un attacco condotto con razzi contro la base aerea di Bagram ha ucciso quattro soldati statunitensi.
[CO]

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