martedì 25 giugno 2013

30 anni omicidio Caccia, 'riaprite caso'

Figli chiedono di far luce su morte procuratore capo Torino



 TORINO - 'Per noi vorra' dire riaprire una ferita, che per altro non si e' mai del tutto chiusa. Ma lo sentiamo come un dovere, come un bisogno di giustizia per il nostro Paese'. A 30 anni dall'omicidio del procuratore capo di Torino Bruno Caccia, ucciso dalla 'ndrangheta il 26 giugno 1983, i figli del magistrato - Paola, Cristina e Guido - chiedono di riaprire le indagini. 'Ci sono ancora troppi buchi', dice Fabio Repici, legale della famiglia, che depositera' la richiesta di riaprire il caso.

(ANSA) 

Nessun commento:

Posta un commento