martedì 18 dicembre 2012

Sanremo, Fazio: il Cav? Scelga lui conduttore



A 'Domenica in' tiene banco l'ipotesi di slittamento del Festival


 Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

ROMA  - E se dietro il voto anticipato ci fosse il timore di Berlusconi per il festival di Sanremo di Fabio Fazio? "Non credo, ma sarebbe una bella idea che lui decidesse, a prescindere, chi è il conduttore del festival", ha ironizzato Fazio, in un'intervista proposta oggi da Domenica in - L'arena, condotta da Massimo Giletti. Ad animare il dibattito in studio, il possibile rinvio della gara canora causa elezioni, ma anche le battute di Luciana Littizzetto sul Cavaliere a Che tempo che fa. "Il festival - ha detto Fabio Fazio nell'intervista - si farà. E' chiaro però che si tratta di una macchina grande, organizzata da tanto tempo: spostare tante persone, soprattutto quelli che lavorano al progetto da mesi, non è semplice". Uno slittamento dunque "significherebbe perdere ospiti e un racconto della realtà. Si fa presto a dire spostare, a fare non so". "Se si votasse a marzo - ha ribadito il conduttore - tutto sarebbe risolto, ma è evidente che se si votasse il 17 febbraio, andare in onda fra 12 e 16 sulla prima rete di Stato, che si occuperebbe canzoni e non di politica, per certi versi sarebbe anche salutare, ma in prima istanza sarebbe un'anomalia abbastanza intollerabile". Quanto ai possibili timori per un festival fatto di comici e ospiti di sinistra, "in un'affermazione del genere - ha sottolineato ancora Fazio - ci sono due presunzioni: che abbiamo invitato dei comici e che siano di sinistra. Si tratta di una riflessione antica, non più contemporanea. La Rai di oggi non può e non ha paura di assomigliare a quello che c'é fuori, nel paese. La tv deve essere rispettosa della sensibilità di tutti, ma non si può pensare che non parli dell'attualità. Se si votasse sarebbe anche un'occasione fantastica avere le elezioni in quel periodo. L'ideale sarebbe che si andasse alle urne una settimana dopo, ma siccome la realtà è un'altra... Vedremo, non ci voglio neanche pensare".

(ANSA)

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