martedì 18 dicembre 2012

I Beatles, cosi' amati cosi' incompresi

MUSICA: I BEATLES, COSI' AMATI COSI' INCOMPRESI Articoli e fotografie del 1964 raccolte da Arcana nel libro 'The Beatles in Italy' di Franco Brizi e Maurizio Becker, che spiega chi favori' il lancio dei Beatles in Italia












ROMA - Mentre nel mondo scoppiava la Beatlemania, la stampa italiana guardava al fenomeno dei Fab Four con viva apprensione o con ironia. Il settimanale Epoca, ad esempio, titolava "E' accaduta una disgrazia? No, sono arrivati i Beatles!", mentre Vera Spinelli su Noi Donne li presentava come "i matti canori".
Esce per Arcana 'The Beatles in Italy' di Franco Brizi e Maurizio Becker, che spiega chi favorì il lancio dei Beatles in Italia e racconta anche dei molti giornalisti ed etichette che non credevano nel boom della band. Ma anche il ruolo di Peppino di Capri nel successo italiano dell gruppo, e il fatto che in Italia il primo singolo Love me do non uscì mai. Nelle 240 pagine a colori c'é una selezione degli articoli e delle immagini pubblicate sui periodici italiani di musica tra il 1964 e il 1969. Ciao Amici, Big, Qui Giovani, Tuttamusica, Ciao 2001 erano riviste popolarissime che i ragazzi dell'epoca acquistavano in edicola per conoscere in anteprima l'ultimo disco a 45 giri dei Beatles e per sapere cosa stavano combinando i quattro di Liverpool. Ma è incredibile come la discografia italiana assistette scettica ai primi successi di Paul, John, George e Ringo, mentre la stampa "istituzionale" fece muro paventando una "calata dei barbari".

(ANSA)

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