martedì 2 ottobre 2012

Shoah: morto a Roma Shlomo Venezia


 Shlomo Venezia




Si e' spento questa notte, a 89 anni, Shlomo Venezia, uno degli ultimi testimoni della Shoah. Nato il 29 dicembre 1923 a Salonicco, in Grecia, fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. E' stato anche l'autore del libro ''SonderKommando 182727'', tradotto in 24 lingue.

Cordoglio e' stato espresso dal sindaco Alemanno e dal presidente della Provincia Zingaretti che si sono detti addolorati per la scomparsa di Venezia che piu' volte ha partecipato ai Viaggi della Memoria.
 "Sono stato zitto per oltre 40 anni. Mi avevano dato del pazzo. Poi un giorno ho trovato il coraggio, perché tutti sappiano". Così, in uno dei molti viaggi della Memoria, Shlomo Venezia parlò a decine di studenti con gli occhi lucidi che seppero dalle sue parole cosa fu la Shoah.
Shlomo Venezia, ebreo italiano nato a Salonicco (Grecia), l'undici aprile 1944 scese dal vagone piombato nel lager di Birkenau, dopo 11 giorni di tradotta e fu accolto da due fortissimi colpi alla testa sferratigli da un soldato nazista. Lo raccontò lui stesso l'11 aprile del 2011, esattamente 67 anni dopo commemorando a Birkenau quel giorno che segnò l'inizio di un periodo d'inferno dal quale si è salvato miracolosamente.
Durante la prigionia fu costretto a lavorare nelle 'unità speciali' dei forni crematori che avevano il compito di bruciare i cadaveri, i cui componenti venivano periodicamente uccisi. Riuscì a salvarsi, unico tra gli italiani, e a pubblicare i suoi racconti e le sue memorie nel 2007 sotto il titolo 'Sonderkommando'.
Sette mesi a Birkenau a tagliare i capelli alle donne destinate alle camere a gas e al recupero dei cadaveri destinati ai forni crematori, poi altri cinque a Mauthausen, infine l'insperata salvezza dopo "il gas, le torture, la scomparsa dei parenti, degli amici, freddo e, ovunque intorno, la fame". "Racconto tutto e lo faccio per i ragazzi", diceva Shlomo. (ANSA)

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