mercoledì 31 ottobre 2012

Addio all'"italiano" Hans Werner Henze Monumento della musica contemporanea



Aveva 86 anni e dal 1953 viveva in Italia, sfuggito all'intolleranza politica della Germania di quegli anni. Autore prolifico, ha scritto per il teatro, l'opera, il cinema. Ha composto una dozzina di sinfonie e concerti tra i quali il ciclo sacro Requiem e numerosi pezzi di musica da camera e solista


DRESDA - È morto ieri sera a Dresda Hans Werner Henze, il celebre compositore tedesco residente in Italia, famoso per il peso che le sue posizioni marxiste ebbero sulla sua vita e su tutta la sua produzione artistica. Aveva 86 anni ed era considerato un monumento della musica contemporanea. Nato a Gütersloh, città della Renania, il primo luglio 1926, il suo arrivo in Italia è datato 1953, quando per sfuggire all'intolleranza e alla situazione politica generale del suo Paese, si trasferì a Marino, sui Castelli Romani, dove ha poi trascorso la maggior parte della sua vita con il suo compagno Fausto Moroni, scomparso nel 2007. Da tempo malato, Henze aveva deciso di far ritorno in Germania e qui morire, dopo aver vissuto per quasi 60 anni in Italia, di cui si considerava figlio adottivo. L'annuncio della scomparsa è stato dato da Schott, il suo editore musicale. 

Autore prolifico, considerato uno dei maggiori compositori mondiali contemporanei al pari di Luigi Nono e Pierre Boulez, ha scritto per il teatro, l'opera, il cinema fra cui le musiche per film di Alain Resnais e Volker Schlondorff. Ha anche composto una dozzina di sinfonie e concerti tra i quali il ciclo sacro Requiem e numerosi pezzi di musica da camera e solista. Tante le influenze confluite nel suo stile compositivo, da quelle neoclassiche al jazz, dalla musica popolare al rock. Allievo del compositore tedesco Wolfgang Fortner, se nelle sue prime opere utilizza la tecnica dodecafonica, in seguito si ribella agli obblighi dello strutturalismo e dell'atonalità, al punto che ben presto nelle sue composizioni si sentono elementi provenienti dal jazz, ma anche dalla canzone francese dell'epoca.

Musicista attivo e attento, nel 1976 Henze fonda il Cantiere Internazionale d'Arte a Montepulciano, dove fu rappresentata per la prima volta Pollicino, la sua famosa opera per bambini. Nel 1988 contribuisce alla nascita della Biennale di Monaco, un festival internazionale di nuovo teatro musicale, del quale è stato anche direttore artistico.

A conferma del fatto che l'impegno politico e civile di Henze hanno sempre avuto un ruolo fondamentale in tutta la sua produzione artistica, nella composizione per recitante e gruppo da camera 'El Cimarron' Henze tratta il tema della fuga degli schiavi durante lo sfruttamento coloniale dell'isola di Cuba. E le sue "battaglie" politiche proseguono con il "racconto" dei momenti più oscuri del passato del suo Paese natale, la Germania, messi in opera nella Nona sinfonia. Insignito di numerose onorificenze Hans Werner Henze, nel 1990 ha ricevuto il Premio Ernst von Siemens, nel 1995 il Westfalischer Musikpreis. Nel 2004 poi gli è stata consegnata alla Hochschule fur Musik und Theater di Monaco di Baviera la laurea ad honorem per la sua amplissima "scienza musicale".

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