mercoledì 31 ottobre 2012

Inchiesta sanità, Vendola assolto da abuso d'ufficio: 'Sono persona perbene'



'Il fatto non sussiste'. Il processo riguardava i termini di un concorso per primario


 Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

 

 Il leader di Sel Nichi Vendola

BARI - Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, leader di Sel, e' stato assolto dall'accusa di concorso in abuso d'ufficio in relazione alla riapertura dei termini di un concorso per primario. Lo ha deciso il gup di Bari Susanna De Felice al termine del processo con rito abbreviato. La procura aveva chiesto la condanna a 20 mesi. Dalla stessa accusa è stata assolta anche l'ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino, soprannominata dalla stampa 'Lady Asl'. Anche per lei la pubblica accusa aveva chiesto la condanna alla pena di 20 mesi di reclusione. Si conosceranno entro 90 giorni le motivazioni della sentenza.
Vendola ha pianto dopo essere stato assolto "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di abuso d'ufficio. La sentenza è stata pronunciata poco fa dal gup di Bari Susanna De Felice. Alle 12 il presidente terrà una conferenza stampa presso la Presidenza della Regione Puglia. "Sono felice", ha detto all'Ansa nei corridoi del Tribunale al termine dell'udienza.
"Per me è un momento di felicità. Sono stato in questi anni usato come contraltare per le più scandalose inchieste che hanno coinvolto un pezzo di ceto politico verminoso. Io sono una persona perbene ed è stato per me bere un calice amaro. L'ho fatto con rispetto nei confronti della giustizia, un rispetto dei confronti della Procura della Repubblica", ha detto  Vendola, dopo l'assoluzione.
"Ho vissuto un'intera vita sulle barricate della giustizia e della legalità. Oggi mi è stato restituito questo", ha aggiunto, visibilmente commosso. "Quello che avevo deciso era sincero - ha aggiunto - Non avrei potuto esercitare le mie pubbliche funzioni con quel sentimento dell'onore che è prescritto dalla Costituzione. Mi sarei ritirato dalla vita pubblica. Per me non era e non è mai in gioco soltanto una contestazione specifica rispetto a cui penso di poter documentare l'assoluta trasparenza dei miei comportamenti".
"Finalmente ricevo giustizia e spero che sia l'inizio di una giustizia vera in tutte le vicende che mi riguardano", ha commentato l'ex dg della Asl di Bari, Lea Cosentino, anche lei assolta "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di concorso in abuso d'ufficio nel processo in cui era imputata con il presidente Vendola. "Sono anche molto contenta di una circostanza - ha aggiunto - che finalmente è venuto fuori anche in questo processo che il sostantivo di accusatrice appiccicato in maniera posticcia dai mass media, non mi si addice perché abbiamo chiarito che io ho semplicemente risposto alle domande della Procura e ho in quella circostanza spiegato come si era svolta quella procedura che poi è una selezione pubblica". "Per il resto - ha proseguito - non ho l'animus di accusatrice e soprattutto ci tengo a dire una cosa: non ho avuto nessun sentimento di rancore o di odio che mi ha mosso a dire alcune cose. Ho sempre mantenuto un atteggiamento assolutamente leale con la Procura". "La stessa Procura - ha detto ancora - che poi ha chiesto nei miei confronti misure cautelari, per cui penso di aver dimostrato assoluta serenità di comportamento e anche di atteggiamento giudiziario nei confronti di una Procura che non mi ha dimostrato poi un grande affetto".
Per Bersani "l'assoluzione di Vendola è davvero una buona notizia, non solo per il Governatore della Puglia, ma per l'intero centrosinistra. Da oggi le Primarie diventano un appuntamento di confronto vero tra opzioni diverse nell'ambito di un progetto comune. Ora mobilitiamoci per portare milioni di cittadini a scegliere il candidato premier avendo un unico obiettivo: il bene comune del nostro Paese", dichiara Alessandra Moretti, Portavoce del Comitato Bersani.
"A parte il fatto che l'assoluzione di Vendola, al quale facciamo le nostre felicitazioni e i nostri auguri, dimostra che esistono nell'esercizio della giurisdizione in Italia due pesi e due misure, comunque essa ha il pregio di fare sì che la vicenda politica, in questo caso, non sia modificata da interventi giudiziari: il ticket Bersani-Vendola rimane in piedi in tutto il suo profondo significato politico". Lo afferma  il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto sottolineando come "la sinistra tradizionale e quella radicale, organicamente alleate, puntano alla conquista della maggioranza e del governo, per cui anche gli amici dell'UDC devono porsi qualche interrogativo". (ANSA)

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