martedì 23 ottobre 2012

Fumogeni, bastoni e 'viva il duce' al Giulio Cesare



Irruzione a volto coperto al grido di Viva il Duce. Fermati 5 ragazzi. Paura tra studenti


 Fumogeni lanciati nelle aule del Liceo Giulio Cesare da ragazzi a volto coperto. Foto d'archivio

di Lorenzo Attianese
Studenti in marcia tra le aule del liceo classico Giulio Cesare di Roma che, con il volto coperto, lanciano fumogeni al grido di 'viva il duce' contro i tagli alla scuola. Il tutto all'indomani degli insulti all'assessore municipale Carla Di Veroli, colpevole di essere "la nipote di Settimia Spizzichino, ennesima olomiracolata". Nella Capitale i giovani nostalgici del ventennio tornano a farsi sentire e a far discutere: cinque ragazzi sono stati fermati da carabinieri e polizia per il blitz di oggi. E non è escluso che altri complici possano essere individuati nelle prossime ore. Il Questore di Roma, Fulvio Della Rocca, ha fatto sapere che "si procede con la massima fermezza e determinazione per identificare tutti i responsabili". Di "gesti idioti" e di "violenza stupida" ha parlato il sindaco Gianni Alemanno, che ha condannato quanto accaduto. Il panico in due istituti è cominciato intorno alle 12.30.
Prima il gruppo di attivisti del 'Blocco Studentesco', una ventina incappucciati o con i caschi, ha tentato l'assalto al liceo Mameli ma ha trovato l'opposizione del custode che è riuscito a chiudere in tempo il portone. Poi c'è stato il blitz al Giulio Cesare, con fumogeni accesi e lanciati nelle aule e nei corridoi, volantini e slogan. Studenti e professori terrorizzati. "Sono entrati con i fumogeni e i volantini urlando 'viva il duce' e in pochi minuti, fuori e dentro dall'istituto, c'era solo fumo - hanno riferito alcuni testimoni - Molti studenti sono usciti impauriti dalle classi e all'esterno dello stesso istituto, bloccando il traffico in strada". Qualcuno al telefono ha lanciato l'allarme parlando anche di spranghe nelle mani dei giovani. Tre ragazzi sono stati subito fermati dai carabinieri mentre tentavano la fuga a bordo di un'auto. Altri due sono stati intercettati dalla polizia in via Archimede, dopo che il personale scolastico del Mameli aveva appuntato i numeri di targa di auto e moto. Entrambi sono stati denunciati e perquisiti dalla Digos. Uno di loro aveva con sé una macchina fotografica con la quale aveva scattate lo immagini del blitz.
Tutto materiale che ora sarà utile agli agenti alle indagini per identificare gli altri responsabili. Il responsabile romano del Blocco Studentesco Fabio Di Martino ha comunque specificato che si è trattato di "un'azione esclusivamente dimostrativa e senza alcuna violenza contro i tagli alla scuola. Abbiamo voluto sottolineare che la generazione che il presidente del consiglio Monti ha definito 'perduta' non è disposta ad accettare le misure e i tagli imposti alla scuola e all'università pubblica". Ma per il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, "a Roma negli ultimi mesi aggressioni e intimidazioni all'interno delle scuole stanno superando il livello di guardia.
Questi ragazzi, istigati da cattivi maestri, mi fanno pena: perché stanno insegnando loro ad esprimersi solo attraverso la violenza e non per mezzo della partecipazione democratica". Gli fa eco l'assessore capitolino alla Scuola, Gianluigi De Palo, per il quale "dietro questi gesti c'é tanta ideologia, ma il bene comune va oltre l'ideologia". Secondo l'Anpi, l'associazione di partigiani, bisogna "applicare finalmente le norme legislative che prevedono lo scioglimento delle associazioni che si richiamano dichiaratamente all'ideologia fascista". Altrettanto sdegno, con condanne bipartisan, ha provocato la vicenda delle offese all'assessore municipale Carla Di Veroli sul forum neonazista "Stormfront", 'schedata' come donna antisemita. Tra gli altri, Alemanno, Zingaretti e Polverini hanno condannato la vicenda esprimendo solidarietà a Carla Di Veroli.  (ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento