martedì 23 ottobre 2012

Fornero, prima la gaffe sui giovani poi la contestazione



Il ministro del Welfare sul primo impiego invita i giovani ad essere meno pignoli


 Elsa Fornero contestata a Torino il 14 ottobre scorso

 Elsa Fornero

 Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero (d), parla con il senatore del Pd Pietro Ichino

 Susanna Camusso alla manifestazione Cgil


TORINO  - Il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha lasciato la sala del circolo sociale nei pressi di Torino dove doveva partecipare a un dibattito sulle pensioni. "Sono avvilita che venga negato il diritto di parola", ha detto prima di lasciare la sala. 

La contestazione è avvenuta in un circolo sociale a Nichelino, vicino a Torino, ad opera di alcuni esponenti dei Cobas e di Rifondazione Comunista.  'Fuori, fuori', 'lavoro, lavoro' i cori nella sala. Il sindaco Giuseppe Catizone ha cercato di riportare la calma, condannando i contestatori: "siete dieci, guardatevi, dovete vergognarvi". Il ministro ha dato disponibilità a incontrare una delegazione di lavoratori della Viberti e della Liri. 
"Ho incontrato i lavoratori, un migliaio di lavoratori dell'Alenia, non la pensavano certo come me, ma mi hanno ascoltata con rispetto. Posso sopportare molte cose ma non la prepotenza", ha detto il ministro prima di lasciare la sala. Nel centro si e" scatenata la bagarre tra chi avrebbe voluto assistere all'incontro e i contestatori.

Successivamente il ministro Fornero ha lasciato tra gli applausi e ancora qualche fischio il centro per anziani Grosa dopo avere incontrato, a porte chiuse, delegazioni di aziende in crisi, studenti e amministratori di alcuni comuni della zona. Alcuni cittadini hanno atteso fuori il ministro per scusarsi delle contestazioni e hanno espresso rammarico per non avere potuto fare domande. "Hanno perso un'occasione, non pensate che questo m'intimorisca", ha detto il ministro. "Ho avuto la possibilità di spiegare agli studenti - ha aggiunto - che cosa sono gli incontri democratici, dove chi e" invitato può parlare ed e" disposto ad accettare critiche, tutto in maniera garbata. Mi sembra che li abbiano capito". Il ministro ha anche ironizzato con chi le faceva notare che è stata per la prima volta contestata in modo così duro: "e anche da poco che sono ministro" ha detto.

GAFFE SUI GIOVANI, POI SI CORREGGE - Prima ancora di aprire un nuovo capitolo stile 'bamboccioni' il ministro del welfare si è corretto su giovani e lavoro. Nel corso di un convegno ad Assolombarda, infatti, aveva consigliato alle giovani generazioni di "non essere troppo choosy (difficili, pignoli, ndr), all'inglese, e prendere le prime offerte e poi da dentro guardarsi intorno" perché "non si può più aspettare il posto ideale". Successivamente, alla richiesta di un commento da parte dei cronisti, Fornero ha spiegato che "i giovani italiani oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro", "tant'é che sono in condizioni di precarietà". "Nel passato - ha aggiunto - quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, qualche volta poteva capitare, ma oggi i giovani italiani non sono nelle condizioni di essere schizzinosi".

'SE CGIL MI INVITA VADO IN PIAZZA ANCH'IO' - "Se mi invitano, in piazza ci vengo anch'io". E' quanto ha affermato il ministro del Welfare Elsa Fornero rispondendo a una domanda sulla manifestazione annunciata dalla Cgil per il prossimo 14 novembre.
Parlando di riforma del lavoro, nel corso del convegno, il ministro si è detto convinto che "ci possa essere la collaborazione anche con i sindacati, alcuni sono più disponibili al dialogo, altri invece protestano di più". "La mia porta al Ministero - ha aggiunto Fornero - è sempre aperta, basta che si presentino in delegazione e non tutti insieme".
Il ministro Fornero ha poi detto di aver "masticato amaro su questa riforma presa male dai datori di lavoro, dal sindacato e illustrata abbastanza malamente dai giornali". Infine Fornero ha spiegato che "a dispetto di tutto quello che si è detto di me come ministro tecnico, sono un ministro che ama il dialogo, lo favorisce e non si sottrae mai al confronto".
ALFANO, PER FORNERO PIUTTOSTO CHE NIENTE, MEGLIO PIUTTOSTO - "Per la Fornero vale il principio che 'piuttosto che niente meglio piuttosto' ". Lo ha detto il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano commentando la dichiarazioni su giovani e occupazione del ministero del Lavoro. "Noi abbiamo contestato nella riforma del ministro la flessibilità perché complica la vita a chi fa le assunzioni. Per questo è stata una riforma di sinistra voluta dalla Cgil,che ha trasformato la precarietà in disoccupazione". (ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento