sabato 7 aprile 2012

ROMA. Durissimo l’attacco con cui Antonio Di Pietro si rivolge al presidente del Consiglio, Mario Monti: “Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbe finita ci sono persone che si suicidano. Quelle persone che si suicidano il presidente Monti le ha sulla coscienza”.

Un riassunto sintetico del pensiero dell’esponente dell’Italia dei lavori, dai banchi di Montecitorio, in occasione del voto sul ddl semplificazioni. L'ex pm continua a considerare il governo tecnico sulla scia di quello di Silvio Berlusconi: “Pensate solo alle lobby, alla casta e a fare favori ad alcuni e a distruggere la parte più debole del paese - ha detto Di Pietro- ci sono persone che non arrivano a fine mese, che si stanno suicidando. Lei ce li ha sulla coscienza questi suicidi perché sta usando due pesi e due misure. Il governo fa scelte drammatiche, ma solo per far vedere che state facendo quadrare i conti. C'e' una scelta di continuità con Berlusconi, - ha proseguito il leader dell'Idv - Monti non viene in Parlamento ma va a raccontare bugie ai giornali”.

Parole non apprezzate dai deputati del Pd, che hanno fortemente contestato l’intervento di Di Pietro: “Ritengo grave e pericoloso - ha commentato Francesco Boccia del Pd - che un leader di partito usi un simile linguaggio in Parlamento. In questo caso non c'entra niente la libertà di criticare, anche duramente, la politica del governo, ma si tratta solo di un esempio di irresponsabilità”. Che ci si riferisca agli epiteti di “latitante” e “ladro”, usati da Di Pietro in riferimento al governo e al ruolo di Monti?

Proprio nel giorno in cui Monti e il ministro del Welfare, Elsa Fornero, presentano la riforma del lavoro, una delle misure per affrontare la crisi economica, Di Pietro va giù pesantissimo: “I problemi del Paese non si risolvono con l'articolo 18 ma con una nuova legge elettorale che cambi questa platea che indegnamente compone il nostro Parlamento”.

E rilancia poi le accuse al premier: “Siete arrivati per risolvere i problemi e fate pagare l'Imu agli ospizi esentandone le fondazioni bancarie. Siete al servizio delle lobby”. Nel descrivere Monti, Di Pietro aggiunge che quello in carica è il governo dei “cattivi padri” di famiglia: “Voi dovevate far pagare il conto a chi il conto lo poteva pagare, e non solo ai più deboli e soprattutto ai più onesti. Siete dei ladri di Stato. Siete dei ladri di democrazia. Che cavolo c'azzecca l'articolo 18 con la buona economia del Paese? Lo sanno pure le pietre le ragioni perchè l'Italia è in recessione: corruzione, burocrazia, gli imprenditori ridotti a fare attività di mazzettari, di faccendieri. Siete sobri, per carità -  dice Di Pietro al premier -  ma sobriamente state rovinando l'Italia perchè fate delle scelte ingiuste, ingiustificate per il Paese. Siete come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ai familiari: operazione perfettamente riuscita, il paziente è morto”

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