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Il sindaco Gianni Alemanno mette mano a quello che considera uno dei
problemi da affrontare nell’ultimo anno di consigliatura: la
toponomastica. Ieri ha annunciato il suo sostegno alla proposta di
modificare il nome di «via Lenin» in «via Martiri del comunismo». Ha
spiegato: «L’idea di rivedere la via e il largo dedicati a Lenin credo
sia una provocazione intelligente per rivedere un po’ tutti i parametri
di riferimento della toponomastica romana: avere una via e un largo
dedicati a lui stride con l’idea di una toponomastica condivisa. Auspico
che venga fuori un dibattito che dia riferimenti precisi alle scelte
della toponomastica». A chiedere di rimuovere il nome del leader della
rivoluzione russa è stato il presidente della commissione toponomastica
di Roma Capitale, Federico Mollicone (Pdl)) che ha spiegato, nel corso
della presentazione di un libro: «Credo sia arrivato il momento, in modo
sereno e pacato di avviare, l’iter per la sostituzione dei due toponimi
via e largo Lenin perché sono intitolati a un tiranno. Abbiamo pensato
di operare questa discussione in commissione per avviare l’iter». Grande
mobilitazione a sostegno di questa battaglia giudicata urgente per
Roma. Si è speso a suo favore il consigliere comunale della Lista civica
per Rutelli, Gianluca Quadrana. E l’ex ministro della Gioventù, Giorgia
Meloni (Pdl), ieri è intervenuta sulle vicende della Capitale per fare
sapere: «Condivido la proposta di sostituire i toponimi intitolati a
Lenin a Roma. La nostra storia nazionale e cittadina è una fonte
inesauribile di eroi, che meritano di avere una via dedicata nella
Capitale d’Italia. Sono convinta, inoltre, che Roma potrebbe fare da
apripista per molte altre città italiane, che nella loro toponomastica
presentano piazze e vie dedicate ad altri dittatori».
Dalla minoranza il consigliere comunale del Pd, Dario Nanni, fa
notare che potrebbe essere parecchio complessa il ripensamento della
toponomastica a Roma: «La revisione toponomastica su base ideologica è
una vera sciocchezza. Su queste basi si potrebbe arrivare ad abolire
piazzale Napoleone I o via Bonifacio VIII e via di seguito in un
infinito processo storico. Poi magari con le amministrazioni successive
potremmo ricominciare a rinominare le vie in un contenzioso infinito.
Sarebbe un vero divertimento per i residenti costretti a vedersi
cambiare la via di residenza al cambio di amministrazione. Evidentemente
questa maggioranza a corto di idee non ha niente di meglio da fare che
costruire sciocchezze».
http://www.okroma.it/notizie-roma/politica-roma/eliminare-via-lenin-bufera-sulla-proposta.html
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