Otto giorni dopo il delitto, il gruppo estremista «Setta dei rivoluzionari» ha rivendicato ieri l'assassinio del giornalista greco Socrates Golias (nella foto) in una dichiarazione scritta (salvata su un cd) inviata al giornale «Ta nea». Il reporter investigativo Golias, 37 anni e direttore della radio privata Thema Fm, era stato ucciso il 19 luglio davanti alla sua abitazione da 16 proiettili sparati da almeno 3 persone con il volto coperto che l'avevano convinto a uscire di casa affermando che gli era stata rubata la macchina. La rivendicazione confermerebbe il coinvolgimento del gruppo estremista: gli accertamenti balistici, infatti, avevano già stabilito che una delle armi usate per uccidere il giornalista era stata utilizzata dal gruppo nel giugno 2009, quando la «Setta» attaccò un posto di polizia, uccidendo un ufficiale di un'unità anti-terrorismo. La «setta dei rivoluzionari» è nata in Grecia nel febbraio 2009 e ha minacciato di morte «tutti i giornalisti», accusati di essere «corrotti» e di «fare il gioco dei politici».
https://ilmanifesto.it/archivio/2003168847
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