Tutti ricordano Hulk Hogan e Andre the Giant per la loro epica battaglia al Pontiac Silverdome davanti ad un pubblico pagante di novantatremila spettatori, nel main-event di WrestleMania III nel 1987.
Ma la storia tra i due era iniziata tanti anni prima.
Hulk e Andrè avevano già avuto modo di scontrarsi nel 1980 alla World Wide Wrestling Federation di Vince McMahon, Sr. (padre di Vince McMahon, Jr.), quando Hogan era poco più che un debuttante.
Ed inizialmente, Andrè non lo vedeva di buon occhio, perché Hulk era un suo grande ammiratore e faceva discorsi, sognando ad occhi aperti, di voler diventare grande e grosso quanto lui.
Per qualche ragione, Andrè era molto infastidito da questo atteggiamento e sul ring faceva del suo peggio per rendergli la vita difficile, al punto che Hulk, quando sapeva che avrebbe dovuto affrontare Andrè più tardi nella serata, arrivava perfino a vomitare per la tensione.
Andrè era alto 2,14 m e pesava oltre duecento chili nel 1980 e queste sue condizioni erano state causate dall'acromegalia, una malattia endocrina correlata ad un'eccessiva produzione dell'ormone della crescita.
Hulk Hogan invece era semplicemente un uomo molto alto, circa 1,97 m (i 2,01 m annunciati dalla WWE erano volutamente esagerati...) ed era diventato così grosso e pesante allenandosi e sollevando pesi, non soffriva di nessuna patologia medica correlata alle sue dimensioni.
Forse era per questo che ad Andrè dava fastidio il fatto che andasse in giro a raccontare di voler diventare come lui.
Ma con il tempo, Andrè iniziò a rispettarlo, notando la sua passione, la sua costanza, l'impegno che ci metteva, il suo amore per il pro-wrestling ed il suo indiscutibile talento.
E divennero ottimi amici.
Sulla sua autobiografia, Hulk Hogan racconta che durante un tour in Giappone, entrambi erano in procinto di salire sul bus che li avrebbe accompagnati all'arena, quando alcuni colleghi ricordarono ad Hulk che quel giorno era il compleanno di Andrè.
Hogan sbiancò, erano le 7:30 del mattino e lo aveva dimenticato.
Quindi fece una corsa ad un bar in fondo alla strada dove era situato l'hotel in cui alloggiavano ed acquistò una cassa con dodici bottiglie di Pouilly-Fuissé, il vino francese preferito da Andrè, un vino bianco molto forte.
Quando Andrè salì sul bus, Hulk gli consegnò il suo regalo: "Hey boss, buon compleanno!".
Hogan sedeva sempre dietro ad Andrè sul bus, perché gli faceva praticamente da assistente, in quanto il gigante francese, a causa della sua mole, aveva molta difficoltà a spostarsi.
Il bus partì intorno alle 8:00 del mattino e Andrè aprì subito una bottiglia di quel vino per assaggiarlo.
Tre ore più tardi, Andrè chiamò Hulk con il suo vocione cavernoso: "Boss. Boooooosss!!! Ho bisogno di una fermata pipì!".
Hogan sorrise e gli chiese: "Ah ah, non dirmi che ti sei bevuto tutta la bottiglia…".
Andrè rispose: "No boss. Le ho bevute tutte e dodici!".
La cosa incredibile è che quella sera, Andrè si esibì come se avesse bevuto soltanto acqua.
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