domenica 25 agosto 2024

LA VERA STORIA DI JEEPERS CREEPERS

 


Il 24 dicembre del 1909 i Thomas, una famiglia di contadini del piccolo villaggio di Brecon in Galles, si preparavano a festeggiare il Santo Natale. tutto sembrava perfetto per godere con parenti e amici di quella festa unica che infonde pace e serenità, addobbata peraltro da una dolce nevicata che non lasciava presagire nulla di ciò che stava per accadere.


La serata scorreva piacevolmente, la signora Thomas, eccellente cuoca, riceveva complimenti a destra e a manca, mentre Owen Thomas, il capofamiglia, noto per la sua ospitalità, intratteneva parenti e amici, tra cui vi era il sindaco, il veterinario e il pastore del villaggio, tutti rigorosamente accompagnati dalle rispettive famiglie.


La signora Thomas però accorgendosi che l’acqua stava finendo e non volendo disturbare il marito, che ripeto era intento ad intrattenere gli ospiti, ordinò al figlio Oliver di andare a riempire il secchio dal pozzo situato a pochi metri dalla casa.


Oliver di 11 anni, ubbidendo alla madre, prese il secchio e uscì di casa, quando dopo neanche 10 secondi, delle urla squarciarono quella serena vigilia: “Aiuto mi portano via." 


Tutti i presenti, una quindicina in tutto, ovviamente chi con bastone, fucile e torcia, si lanciarono in soccorso del ragazzo ma una volta fuori, nessuno notò nulla se non delle tracce che nella soffice neve terminavano bruscamente nel bel mezzo di un campo e cosa ancor più scioccante, che fece letteralmente gelare il sangue a tutti, fu che nel preciso punto dove terminavano, udirono ancora le grida di aiuto del ragazzo. Il problema però, è che la voce sembrava provenire dall’alto, come se qualcuno dopo averlo preso avesse spiccato il volo.


Non notando nulla in cielo, disperati cominciarono ad urlare, chiedendo ad Oliver di indicargli dov’era, ma nulla, tutto ciò che riuscivano ad udire e che ripeto, proveniva dall’alto, erano le richieste di aiuto del ragazzo che col passare dei minuti si affievolivano sempre più, sino a quando cessarono del tutto, lasciando gli astanti nello sconforto e nell’impotenza generale.


Nell’immediatezza si constatò che le orme terminavano a circa 20 metri dalla casa e che due metri prima il ragazzo aveva lasciato cadere il secchio, ma nessun altro indizio che potesse portare ad Oliver fu notato.


All’alba alcuni poliziotti iniziarono delle ricerche più dettagliate, controllando tra l’altro anche il pozzo, senza tuttavia trovare nulla e soprattutto una spiegazione logica dell’accaduto, se non che effettivamente qualcosa dopo aver preso il ragazzo avesse spiccato il volo.


Dunque cosa è accaduto a Oliver e soprattutto chi o cosa ha potuto prendere un ragazzo di 11 anni spiccando il volo come se nulla fosse? Questa è una domanda che, ahimè, credo resterà per sempre senza risposta. Infatti il caso del piccolo Oliver è ad oggi in attesa di soluzione, uno di quei casi, tanti per la verità, che non vengono resi noti più del dovuto per non turbare la logicità sulla quale è fondata la nostra società.


Sì vero, qualcuno non crederà a questo evento di oltre un secolo fa semplicemente in quanto tale, ma la enorme quantità di testimoni e le indagini condotte da persone non certamente di basso livello sociale e culturale, dovrebbero far riflettere, o magari lo scetticismo sarà condizionato dalla paura, sì quella che spesso ci porta a rifiutare che qualcosa a noi di ignoto e inspiegabile può in qualunque momento stravolgere le nostre vite.


Ad ogni modo a questo caso è liberamente ispirato il film horror del 2001 diretto da Victor Salva, uno dei più belli secondo me: Jeepers Creepers.


by Brivido

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