Da giorni si dipingono come vittime, martiri e perseguitati.
Poi oggi viene fuori, grazie a un’inchiesta del “Domani”, che la fondazione Alleanza Nazionale - nel cui Cda siedono anche i fratelli d’Italia Fabio Rampelli (vicepresidente della Camera), Maurizio Gasparri e la “sorella d’Italia” Arianna Meloni - ha pagato 30.000 euro per contribuire all’acquisto di un immobile.
Voi direte: e vabbè, che male c’è?
Nulla. Se non fosse per due particolari non esattamente trascurabili.
Primo: l’immobile in questione è nientemeno che la storica sede dell’Msi di Acca Larentia. Quella di fronte a cui ogni anno si radunano fascisti di ogni genere in camicia nera e braccia tese.
Secondo: ad acquistarlo con i restanti 38.000 euro è stata l’associazione Acca Larentia, che appartiene ai neofascisti di CasaPound.
Avete capito bene: membri del primo partito italiano e di governo, fondato e guidato dalla Presidente del Consiglio in persona, acquistano sedi fasciste in luoghi simbolo del fascismo assieme ai neofascisti.
Non lo dice qualche pericolosa “toga rossa”.
Lo dicono i soldi.
Forse adesso è più chiaro perché la seconda e la terza carica dello Stato fanno così fatica a definirsi antifascisti.
Per il motivo più semplice: perché SONO fascisti.
Lorenzo Tosa
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