VIVO, MORTO O MALCOLM X - DOPO 56 ANNI L’AMMISSIONE DEI GIUDICI: PER L’OMICIDIO DEL LEADER RADICALE NERO SONO STATI PUNITI DUE INNOCENTI - MUHAMMAD AZIZ E KAHLIL ISLAM, DUE GIOVANI ATTIVISTI NERI, ERANO STATI CATTURATI SENZA PROVE. SCARCERATI PER BUONA CONDOTTA NEGLI ANNI '80, UNO DI LORO È MORTO - UN ERRORE GIUDIZIARIO FAVORITO DA UN DEPISTAGGIO I CUI MOTIVI RESTANO OSCURI. LE PAROLE DI FUOCO DI LOUIS FARRAKHAN, TUTTORA CAPO DELLA NATION OF ISLAM, CONTRO MALCOLM X, “UN TRADITORE CHE MERITAVA DI ESSERE UCCISO”
Massimo Gaggi per corriere.it
Un’altra pagina nera nella storia drammatica delle battaglie razziali americane. Stavolta una storia che emerge da un passato remoto e riguarda l’assassinio, 56 anni fa, del grande leader radicale nero Malcom X. Ucciso da tre uomini di colore in circostanze mai totalmente chiarite in una sala di New York, l’Audubon Ballroom, nella quale erano presenti agenti sotto copertura dell’Fbi e della polizia locale.
Una sorta di omicidio annunciato: una settimana prima la casa nella quale l’attivista viveva con la moglie e i figli era stata attaccata di notte con bombe incendiarie e quella mattina un giornalista del Daily News ricevette una telefonata anonima nella quale veniva annunciato un attentato a Malcom X durante il suo comizio.
Dopo l’assassinio uno dei tre autori materiali, Mujahid Abdul Halim, colpito a una gamba, fu catturato sul posto. Gli altri due riuscirono a fuggire. Due giovani attivisti neri — Norman Butler e Thomas Johnson, che poi, convertiti all’Islam, cambieranno i loro nomi in Muhammad Aziz e Kahlil Islam — furono catturati pochi giorni dopo: non c’erano prove convincenti a loro carico e i loro alibi sembravano solidi, ma un anno dopo, al processo, vennero ugualmente condannati all’ergastolo.
Oggi, oltre mezzo secolo dopo, il capo della procura di Manhattan, Cyrus Vance Jr, riconosce solennemente che i due uomini sono stati ingiustamente condannati e si scusa con le loro famiglie. Aziz, che oggi ha 83 anni, fu scarcerato a metà degli anni Ottanta per buona condotta.
Islam, anche lui scarcerato in quegli anni, è morto nel 2009. Quello di Vance è un atto per certi versi reticente: non viene indicato il vero sospetto omicida, ormai anche lui scomparso da tempo, e la giustizia si muove con enorme ritardo, visto che per decenni sono emersi elementi che rendevano evidente l’errore giudiziario.
Ma è anche un atto coraggioso: nel ricostruire, in un’indagine durata 20 mesi, un caso ormai remoto, la procura ha messo in luce che quella condanna fu anche il frutto della decisione dell’Fbi e della polizia di non fornire, durante il processo, elementi che, se fossero stati resi noti, avrebbero portato all’assoluzione di Aziz e Islam.
Dunque un errore giudiziario favorito da un depistaggio i cui motivi restano oscuri. Gli agenti volevano coprire loro informatori? Pur sapendo dell’imminenza dell’attentato non l’hanno prevenuto perché consideravano Malcom X ancora più pericoloso ora che aveva lasciato l’organizzazione radicale Nation of Islam della quale era stato leader per fondare una sua formazione politica?
Hanno coperto il probabile vero killer, William Bradley, un miliziano della Nation of Islam cresciuto con Malcom X ma poi diventato suo acerrimo nemico, per lasciare in ombra l’allora giovane leader radicale nero Louis Farrakhan che è tuttora il capo della Nation of Islam? Pochi giorni prima dell’assassinio, in un infuocato comizio, Farrakhan definì Malcom X un traditore che meritava di essere ucciso.
Certo è che durante il processo furono ignorate testimonianze che portavano a scagionare Aziz e Islam. Il killer identificato come Aziz, ad esempio, veniva descritto di carnagione molto scura e con una barba fitta, mentre il vero Aziz era un afroamericano dalla pelle piuttosto chiara e con una barbetta rada.
Il fatto più straordinario è che l’assassinio del leader nero interpretato da Denzel Washington nel film a lui dedicato da Spike Lee è stato analizzato per anni da stampa e televisioni e a Newark, in New Jersey, erano in molti a sapere che Bradley era probabilmente un coautore materiale dell’assassinio. Tutti meno il sindaco della città e poi senatore democratico, Cory Booker, per il quale Bradley ha a lungo lavorato. E meno la magistratura che si è svegliata nel febbraio del 2020 quando Netflix ha messo in onda un documentario in sei puntate dal quale è emersa in modo schiacciante l’innocenza dei due condannati.
L ASSASSINIO DI MALCOLM X omicidio di malcolm x 1
ilyasah shabazz e il padre malcolm x 2 muhammad ali al bar con malcolm x muhammad ali malcolm x sam cooke betty shabazz moglie di malcolm x malcolm x 1964 malcolm x malcolm x malcolm x malcom con la moglie e i due figli ilyasah shabazz e il padre malcolm x 1 Malcolm X attivista di Nation Of Islam omicidio di malcolm x
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/vivo-morto-malcolm-dopo-56-anni-rsquo-ammissione-giudici-289929.htm
Facchin71
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