Tumori: arriva un nuovo trattamento contro quello al polmone
Il farmaco è utile per la forma 'non a piccole cellule'
Tumori: arriva un nuovo trattamento contro quello al polmone
ROMA, 22 GEN - Arriva anche in Italia un nuovo trattamento per una
particolare forma di tumore del polmone. Si tratta, infatti, dell'Nsclc,
quello 'non a piccole cellule' in stadio avanzato e Alk positivo
(chinasi del linfoma anaplastico) che non è stato trattato in precedenza
con gli inibitori Alk. Si tratta del brigatinib in monoterapia. Il
brigatinib, prodotto da Takeda, è un inibitore della tirosin-chinasi di
nuova generazione studiato per colpire selettivamente e inibire le
alterazioni genetiche Alk. "Nel trattamento del carcinoma polmonare non a
piccole cellule assume sempre maggiore rilevanza la profilazione
molecolare del tumore, che permette di ampliare le opportunità
terapeutiche a disposizione per specifiche tipologie di pazienti -
dichiara Paolo Marchetti, professore ordinario di oncologia
all'Università Sapienza di Roma - Nel caso dei pazienti con tumore del
polmone non a piccole cellule avanzato, che presenta riarrangiamento del
gene Alk, brigatinib rappresenta un'importante alternativa a
disposizione, avendo dimostrato nello studio clinico registrativo
un'efficacia sistemica significativamente maggiore rispetto al farmaco
di confronto, con un profilo di tollerabilità gestibile e un sensibile
miglioramento della qualità di vita dei pazienti trattati, misurato con
l'indice Global Health Score". Per Alessandra Bearz, dirigente Medico
dell'Oncologia Medica e dei Tumori Immunocorrelati del Centro di
riferimento oncologico di Aviano, "oggi siamo nelle condizioni di avere
molteplici farmaci diretti contro Alk, con una sempre maggiore
efficacia, in particolare con maggiore capacità di arrivare a colpire il
target e di raggiungere tutti i tessuti, compreso l'encefalo, frequente
sede di localizzazioni secondarie in questa patologia",
commenta.
Nessun commento:
Posta un commento