lunedì 19 maggio 2014

Pensare Genuino agire Clandestino

Dove siete?

Il 16, 17 e 18 maggio a Roma c’è Genuino Clandestino. Dibattiti e incontri, mercato contadino e delle autoproduzioni, animazione, musica, informazione e socialità: per ridare volto e voce alle resistenze contadine e cittadine che si autodeterminino per la riappropriazione dei territori. Semi di ribellarsi facendo
 1467334_586839188061622_1972200924_n
di Filippo Taglieri, detto Pippo*
Resistenze contadine e cittadine, non è un semplice motto ma è lo scopo dell’appuntamento di Genuino Clandestino nel fine settimana prossimo a Roma. Questa sinergia fondamentale negli anni trascurata nella frammentarietà delle differenti vertenze territoriali vorrebbe essere rilanciata proprio a Roma attraverso una due giorni di workshop e pratiche di resistenza contadina.
L’obiettivo principale è dare continuità alle pratiche di questo movimento e scambiarle con altre esperienze cittadine in modo da far uscire rafforzati tutti i partecipanti. La chiave scelta dal movimento di contadini è la sperimentazione di pratiche quali la costruzione di nuove comunità che si autodeterminino e la riappropriazione dei territori.
La vera sfida di questo percorso è mantenere vive delle pratiche consolidate dal movimento contadino come i mercatini contadini, la certificazione partecipata dei prodotti, lo scambio e la riproduzione delle sementi e contemporaneamente far crescere delle progettualità che facciano fronte alle continue minacce (agricoltura intensiva, inceneritori, discariche, grandi opere, speculazione edilizia, etc.) che ormai attaccano le ricchezze del paese.
431916_462047533879837_523242686_n
La creazione di comunità è la chiave di ogni progettualità: una nuova comunità nasce da donne e uomini che non credono alla validità ed eticità di questo sistema economico, credono che le risposte sperate in termini di qualità della vita, struttura di società e rispetto dell’ambiente debbano essere costruite insieme dalle persone che vivono i territori. La sperimentazione di pratiche come queste è stata la molla che ha portato Genuino Clandestino a creare e sostenere alcune lotte cittadine per un reciproco supporto. L’unione delle lotte ha lo scopo, inoltre, di informare e dare spunti per percorsi simili. Naturalmente nessuno ha la ricetta vincente e ogni comunità si deve confrontare con il contesto in cui vive, ma delle esperienze sono nate e continuano a crescere sotto i nostri occhi (Mondeggi Bene Comune – se ne parla in La fattoria senza padroni - e Caicocci Terra Sociale, progetti diversi ma accomunati dal bisogno di costruire delle realtà alternative partendo dalla popolazione che abita i territori e li vuole rideterminare gestendoli come Beni Comuni con progettualità specifiche e a servizio della popolazione).
Il percorso tracciato da donne e uomini di Genuino Clandestino parte gioco forza dall’analisi del mondo contadino oggi, dalle minacce presenti (Ogm e trattati T-tip) e future (Expo 2015, qui il video dell’azione diretta per il No Expo Days), come dimostra il programma dell’iniziativa che si terrà a Roma.
575484_401770403248046_1197678425_n
Proiettare Genuino Clandestino nel prossimo futuro significa trovare sistemi di mutuo aiuto che sostengano le lotte di riappropriazione o di custodia sociale ma anche prendere una posizione netta e immaginare pratiche tali da rafforzare la creazione di comunità che propongano stili di vita sostenibili,etica del lavoro e tutela della terra e del territorio, come risposta ad “insalate miste” imposte come quella rappresentata dall’Expo 2015. Quest’iniziativa nata come alibi perfetto per speculatori di ogni tipo, sarà un incontro incentrato sul cibo: la retorica assistenzialistica ha infatti contornato il claim “nutrire il piane”. L’obiettivo bizzarro è di fare una caponata con melenzane Ogm, pomodori del presidio di Slow Food e l’olio (di gomito, dato il poco rispetto dei lavoratori “promuove” il patron Farinetti) di Eataly. Questo è il menu dell’appuntamento milanese; e se questo è il menù le pratiche delle nostre comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare staranno su altri tavoli provando a dare cibo sano, a prezzi equi per produttori e consumatori e salvaguardando i territori fino all’Expo 2015 e oltre quando saranno spenti i riflettori dei media mainstream.
Le idee sono tante ma il movimento s’impegnerà sicuramente a collaborare con le comunità in lotta contro l’Expo per costruire insieme un percorso sul cibo già dal giorno successivo all’incontro di Roma, stay tuned…
*terra/Terra (questa l’adesione di Filippo Taglieri alla campagna Ribellarsi facendo)

http://comune-info.net/2014/05/pensare-e-agire-genuino-clandestino/

Nessun commento:

Posta un commento