sabato 17 maggio 2014

Berlusconi: “E’ stato un golpe, ma se parlo vado in carcere”

golpe berlusconi-Redazione- Vorrebbe parlare per ore, Silvio Berlusconi. Attaccare i nemici di sempre e dire che, secondo lui, aveva ragione.
Vorrebbe fare il diavolo a quattro e pretendere da tutti le scuse. Può fare poco o nulla di tutto ciò perché il "patto" con i magistrati è chiaro: nessun attacco alla magistratura e ai giudici.
Ma le parole di Timothy Geithner – l'ex ministro del Tesoro Usa che ha ammesso l'esistenza di un complotto contro l’ex premier – sono macigni troppo grandi per stare in silenzio.
 E così, Silvio Berlusconi si sfoga
"Credevo che una notizia del genere dovesse stare in prima pagina sui nostri quotidiani – ha riflettuto il leader di Forza Italia -. Che cosa ci possiamo aspettare noi da questo Paese ancora? Da venti anni siamo a combattere per la libertà sopportando quattro colpi di Stato".
Berlusconi ha lanciato poi un affondo a Magistratura Democratica, spiegando come nel 1989 si "fece regalare un proprio corpo di polizia, la polizia giudiziaria, che opera tuttora nel massimo della segretezza", senza che lo vengano "a sapere neanche i nostri Servizi segreti".
Quindi, l'invettiva finale per una "disparità" di trattamento che assolutamente non lo soddisfa. "Non posso attaccare la magistratura e il Capo dello Stato perché in quel caso mi si dice: 'scherzi col fuoco', e basterebbe un passo falso per essere consegnato ai domiciliari o a San Vittore - ha concluso l'ex Cav – E' la cosa che mi pesa di più".

http://www.articolotre.com/2014/05/berlusconi-e-stato-un-golpe-ma-se-parlo-vado-in-carcere/

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