Julia Pieper si è suicidata con la sua carabina domenica 16 febbraio

Francesco Paone

La polizia ha reso noti i dettagli della morte di Julia Pieper, la giovane biathleta tedesca prematuramente scomparsa. Gli inquirenti hanno stabilito senza ombra di dubbio che la diciannovenne si è suicidata sparandosi con la sua carabina.  

La notizia è stata resa pubblica dal sito specializzato biathlon-online nel pomeriggio di sabato 22, tuttavia Julia Pieper ha commesso il gesto estremo nelpomeriggio di domenica 16 febbraio nella casa dei suoi genitori a Winterberg.

Da quanto si apprende la biathleta aveva già avuto problemi psicologici. Nel 2010 si sottopose a una cura per risolvere un disordine alimentare. Inoltre, con il senno di poi, si sospetta avesse già tentato il suicidio in passato poiché aveva subito un incidente stradale in cui, senza apparente ragione, era andata a sbattere contro un albero. Tuttavia non vi era alcun sentore di uno stato depressivo.

La diciannovenne tesserata perlo sciclub di Oberhof per tutta la stagione ha gareggiato in Coppa di Germania, ottenendo come miglior risultato un terzo posto proprio nei campionati tedeschi di categoria disputati l'8 febbraio. Tuttavia non era stata selezionata per i Mondiali junior, a cui invece aveva partecipato l'anno scorso.

Laura Dahlmeier e Franziska Preuß, presenti a Sochi e allenatesi per anni assieme a Pieper, sono state informate dell'accaduto già martedì 18.

Si tratta della quarta scomparsa prematura che avviene nel mondo del biathlon negli ultimi mesi. A maggio 2013 Emmanuelle Claret, vincitrice di un titolo mondiale e della Sfera di cristallo nel 1996, morì di leucemia fulminante a 44 anni. Nel mese successivo l'ucraina Olena Demydenko, 28 anni, venne assassinata dal compagno. A luglio invece la russa Maria Demidova, 25 anni, fu investita fatalmente mentre andava in bici.

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