Tav, cominciato lo scavo a Chiomonte
Virano, persone buon senso capiscono che opera è irreversibile
Al via la fase operativa della talpa nel cantiere dell'Alta velocità di Chiomonte. Nel 'cunicolo esplorativo' della Torino-Lione comincia lo scavo della gigantesca fresa TBM, assemblata negli ultimi tre mesi. "Qualsiasi persona di buon senso e di onestà intellettuale - dice Mario Virano, presidente dell'Osservatorio della Torino-Lione - si rende conto della irreversibilità dell'opera". Per celebrare l'inizio della fase operativa della 'talpa', che lavorerà per circa due anni, al cantiere gestito dalla Ltf sono stati invitati oggi una delegazione di amministratori francesi, fra i quali il sindaco di Chambery, Bernadette Laclais, la vicepresidente della regione Rhone-Alpes, Eliane Giraud, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Provincia Antonio Saitta.
Scaverà tra i 7 e i 10 metri al giorno la talpa TMB (Tunnel Boring Machine) assemblata negli ultimi tre mesi nel cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Lunga 240 metri, ha un diametro di 6,30 metri ed è composta da una prima parte con la fresa vera e propria, e la seconda con locali di comando, il quadro tecnico, la cabina di pilotaggio e, infine, la struttura di servizio. E' alimentata da sette motori elettrici, con una potenza di 2.205 KW. La sua 'testa' è costituita da 42 'taglieni', di 19 pollici di diametro, e ha un peso complessivo di circa 380 tonnellate. La fresa è stata portata a Chiomonte per mezzo di 131 trasporti, da luglio a settembre 2013. Per celebrare l'inizio della fase operativa della 'talpa', nel cantiere è presente anche Louis Besson, presidente della delegazione francese della cig. Gli ospiti e i giornalisti accreditati hanno visitato il tunnel, che per i primi 200 metri è stato scavato con tecniche tradizionali (con l'uso di escavatori).
Chiesta condanna 24 no Tav fino a 5 anni e 3 mesi - Ventiquattro condanne, la più alta delle quali a 5 anni e 3 mesi, sono state chieste dal pubblico ministero Nicoletta Quaglino, a Torino, in un processo ad attivisti e simpatizzanti No Tav per episodi avvenuti il 17 dicembre 2010: quel giorno, dopo il ferimento di un militante durante una manifestazione in Valle di Susa, si tenne un presidio davanti all'ospedale Molinette; in seguito un gruppo si spostò davanti alla tipografia del quotidiano La Stampa per ostacolare l'uscita dei camioncini della distribuzione del giornale. La proposta di pena più elevata riguarda Andrea Ventrella, storico esponente dell'antagonismo subalpino. Le altre spaziano dai 4 anni e mezzo ai 6 mesi di reclusione. Salgono da 52 a 53 gli imputati del maxiprocesso ai No Tav per gli scontri dell'estate 2011 in Valle di Susa. Il tribunale ha disposto la riunione del procedimento che riguarda Cristian R., 33 anni, valsusino, il quale, dopo essere stato fermato lo scorso febbraio dopo una dimostrazione davanti al cantiere di Chiomonte, era stato accusato anche di un episodio avvenuto due anni fa. In una fotografia scattata dalla polizia scientifica lo si vedeva scagliare un sasso. Il maxiprocesso, ospitato dall'aula bunker delle Vallette, riprenderà la prossima settimana.
(ANSA)
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