De Matteo, I Nostri ragazzi', cosa fare?
Sul set con Mezzogiorno, Gassmann, Lo Cascio, Bobulova
di Nicoletta Tamberlich
''Un film sulla famiglia duro che non fa sconti a nessuno e affronta il lato più oscuro di un essere umano e pone una domanda cruciale: se da genitore ti trovassi a vivere un evento criminoso commesso da tuo figlio adolescente come ti comporteresti?''. Piazza sant'Appolinare - interno sera - ristorante Passetto un tavolo tondo apparecchiato, nei piatti i resti di una cena appena conclusa quella dell'epilogo finale. Il regista Ivano De Matteo gira 'I Nostri Ragazzi'. Un film incentrato sulla famiglia borghese e le sue contraddizioni, liberamente ispirato al libro "La cena" dello scrittore olandese Herman Koch (che anche Cate Blanchett ha scelto per il suo prossimo debutto alla regia ndr).
Il soggetto è di Valentina Ferlan, che con De Matteo ha scritto anche la sceneggiatura, adattamento che offrirà qualche variazione rispetto al libro. Nel film, Alessandro Gassmann e Luigi Lo Cascio interpretano due fratelli - uno avvocato, l'altro pediatra- le cui scelte di vita sono diametralmente opposte; le mogli dei due uomini, interpretate da Giovanna Mezzogiorno e Barbora Bobulova (Gli Equilibristi), si sopportano a malapena. Una delle rare occasioni in cui le due coppie si incontrano per condividere una serata in compagnia l' una dell' altra è la rituale cena mensile in un ristorante di lusso, in cui trascorrono il tempo mangiando e parlando di sciocchezze. Parlano di nulla: ricette, l'ultimo film francese uscito in sala, l'aroma fruttato di un vino bianco, il politico corrotto di turno. Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza non riprendono una tragica bravata dei rispettivi figli (Rosabell Laurenti Sellers, già ne Gli equilibristi, e Jacopo Olmo Antinori, rivelazione di Io e te di Bertolucci) e l'equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due uomini, due famiglie tanto diverse, un evento che li coinvolge così da vicino?''.
Dopo aver raccontato la disperazione di un padre separato che finisce per dormire in macchina ne Gli equilibristi, la pellicola affronta una storia dura, provocatoria, con la suspense di un thriller d'autore. ''Un dramma contemporaneo che racconta l'intimità di una famiglia e lo sconvolgente attrito tra le necessità del cuore e quelle della morale, la scelta a volte impossibile tra l'amore verso un figlio e il rispetto per gli altri. Quello - spiega De Matteo - che potrebbe accadere per un evento imprevedibile a chiunque di noi. Ho due figli e vengo da una famiglia numerosa, mia madre aveva 11 fratelli, e io una quarantina di cugini. Ho vissuto qualsiasi dinamica. Il mio cinema è porre una domanda, al pubblico il compito di dare una risposta. Non giudico i ragazzi, quello che mi interessa raccontare è la deflagrazione di un evento simile all'interno di due famiglie", insiste il regista. "Denunciare i propri figli o coprirli? Un dubbio etico e di giustizia, una provocazione da cui nessuno può sentirsi escluso, in nessun ambiente sociale né luogo. Il film è girato interamente in pellicola''.
(ANSA)
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