Una medusa aliena nel mar Adriatico
Una specie di medusa mai vista prima, gli esperti si interrogano su come sia arrivata. Non sempre la specie aliena riesce ad adattarsi alle nuove condizioni.
![medusa](http://www.articolotre.com/wp-content/uploads/2014/05/medusa-300x224.jpg)
I profani la chiamanomedusa aliena per l'aspetto appariscente e per la dubbia provenienza, ma gli esperti hanno deciso di battezzarla Pelagia benovici perché simile alla Pelagia noctiluca, l'esemplare di color violetto che frequentemente punge l'uomo sulle spiagge italiane. "Ma non è lei" ha affermato il professore di Zoologia all'Università del Salento Ferdinando Boero.
Questa nuova specie di medusa è apparsa all’improvviso, l’inverno scorso, davanti a Venezia e poi nel golfo di Trieste, in numerosissimi esemplari. Le analisi genetiche e morfologiche hanno confermato: una medusa mai vista prima.
Le specie aliene arrivano da altre regioni geografiche e a volte possono stabilirsi in aree per loro nuove, dove sono, appunto, aliene. La Pelagia benovici probabilmente ha viaggiato nei serbatoi di qualche nave e ha trovato buone condizioni nel Nord Adriatico. Spesso queste invasioni sono passeggere, nel senso che la specie non ce la fa a stabilirsi in località non abituali.
Ma quali sono le meduse da riconoscere ed evitare se non si vuole rimanere urticati dai loro tentacoli? La prima, in Italia, è la Pelagia noctiluca: violetta e dai tentacoli lunghi. Il suo cappello può raggiungere i 10 centimetri di diametro e presenta quattro lunghi tentacoli.
Poi c’è la Physalia physalis, detta anche caravella portoghese: si tratta di una colonia formata da meduse e polipi, con tentacoli che raggiungono anche i 10 metri di lunghezza. La sua puntura, dolorosissima, può avere effetti fatali.
Poi c’è la Physalia physalis, detta anche caravella portoghese: si tratta di una colonia formata da meduse e polipi, con tentacoli che raggiungono anche i 10 metri di lunghezza. La sua puntura, dolorosissima, può avere effetti fatali.
Bagno notturno in mare vietato se nelle vicinanze potrebbe esserci unaCarybdea marsupialis, medusa dall’ombrello cubico e dotata di 4 tentacoli, non molto grande ma velocissima e “cugina” delle velenose meduse assassine australiane. La puntura di questo esemplare è molto dolorosa, ma gli effetti passano in fretta.
Ultima, ma non per questo da sottovalutare, c’è la Rhizostoma pulmo o polmone di mare. Si tratta della medusa più grande del Mediterraneo, con l’ombrello che può raggiungere anche i 50 centimetri di diametro. Ha corti tentacoli e non molto urticante, ma toccarla è sempre sconsigliato.
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