mercoledì 21 maggio 2014

Fiandaca e quelle consulenze imbarazzanti

giovanni fiandaca-Redazione- Antonio Ingroia, lo ha definito “Un fine, sulla carta, giurista”.
 Giovanni Fiandaca, candidato Pd alle europee, paladino dell’abrogazione del 416bis, il reato di associazione mafiosa, al Nord.
Già consulente del ministero della Giustizia retto da Anna Maria Cancellieri, la ministra del caso Ligresti.
Fiandaca dovrebbe però anche spiegare anche un altro rapporto di consulenza, quello con la Bacchi spa di Boretto, raggiunta nel 2011 da un provvedimento emesso dal prefetto di Reggio Emilia. Un’interdittiva scattata a seguito di forniture a ditte vicine alla ‘Ndrangheta e a Cosa Nostra.
Inoltre è emerso anche un subappalto a C:G:A. ritenuta a pieno titolonell’orbita mafiosa.
 Il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, hanno respinto il ricorso della Bacchi Spa perché la prefettura di Reggio Emilia è stata in grado di dimostrare “l’esistenza di una trama di rapporti squisitamente elettivi scelti consapevolmente dai componenti della famiglia Bacchi con noti malavitosi vicini alla ‘ndrangheta trasferitisi al nord” e “per il ripetersi dell’interferenza   delle scelte imprenditoriali della società con imprese nei cui confronti sia stato accertato il collegamento o possibile condizionamento da parte delle organizzazioni mafiose” è scritto nella sentenza del Tar.
Bene, il professor Fiandaca ha accompagnato la Bacchi nel percorso di riabilitazione in quanto, nel frattempo, l’azienda si “ è dotata di un innovativo strumento, il Codice di condotta antimafia”.

http://www.articolotre.com/2014/05/fiandaca-e-quelle-consulenze-imbarazzanti/

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