mercoledì 12 giugno 2013

Litigano per la precedenza, Far West a Roma

Folla si scaglia contro soccorritori. All'autista dell'ambulanza del 118 e' stata rotta una spalla


 L'arresto di Luciano Coppi


Omicidio in strada a Roma. Unuomo di 31 anni è morto dopo essere stato colpito alla nuca da un colpo di pistola, nel quartiere periferico di San Basilio. L'episodio è accaduto intorno alle 18 in via Luigi Gigliotti .
Per l'omicidio e' stata arrestata una guardia giurata. Si chiama Luciano Coppi, 53 anni, ed era in auto con il figlio Moreno di 18 anni quando è scoppiata una lite per motivi di viabilità tra i due e una persona al volante di un'altra macchina, Maurizio Alletto, 31 anni, poi ucciso.
Dopo una prima lite, padre e figlio si erano allontanati, tornando a casa. Poi Coppi è sceso di nuovo con il figlio in strada, dove ha trovato Alletto, che ha ferito il 18/enne al volto con il coltello. A questo punto è intervenuto il padre del ragazzo, il quale ha sparato per vendicare il figlio. L'immediato intervento di carabinieri e polizia ha consentito l’arresto del responsabile dell'omicidio, individuato poco dopo nella sua abitazione.
All'arrivo dell'ambulanza in via Tranfo, nel quartiere romano di San Basilio dove è avvenuto un omicidio, i tre operatori del 118 sono stati picchiati da una folla di persone. All'autista del mezzo è stata rotta una spalla. L'ambulanza è stata bersagliata da una sassaiola. L'ambulanza, si è appreso dal 118, é arrivata in sei minuti. Nonostante tutto sono riusciti a caricare la prima delle due vittime sul mezzo. Ma alcune persone hanno danneggiato i vetri e la carrozzeria con le pietre.
Hanno picchiato gli operatori del 118 perché non volevano che il giovane accoltellato venisse soccorso. E' quanto si è appreso in merito all'aggressione agli operatori del 118 avvenuta oggi a Roma. Ad aggredire i sanitari sarebbero stati i parenti della vittima ucciso, con un colpo di pistola alla nuca, dal padre del giovane 18enne accoltellato.
DIRETTORE 118, BRUTALE AGGRESSIONE - "Sono indignato per l'insensata e brutale aggressione ai danni degli operatori del 118, che sono stati aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro. Non riesco a capire come si possa odiare chi cerca di salvare una vita e come si possa danneggiare un'ambulanza pubblica". Lo ha detto il direttore del 118 di Roma, Livio De Angelis, a proposito dell'aggressione seguita alla sparatoria con un morto e un ferito oggi pomeriggio nella capitale.
Per gli inquirenti la vittima è stata giustiziata dopo una lite. L'altra persona rimasta ferita è un 25 enne colpito al volto con un coltello. Entrambi sono strati trasportati all'ospedale Pertini, ma per il 18enne non c'é stato nulla da fare.

(ANSA)

1 commento:

  1. Doveva sparare pure ai parenti del coglione...ma che rifiuto della società può mai accoltellare un ragazzino?
    E i parenti che hanno aggredito l'ambulanza andrebbero cacciati dall'italia..
    FUORI L'IMMONDIZIA DAL BEL PAESE

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