mercoledì 19 giugno 2013

L’infanzia vivace del Sole

Ricostruita osservando una giovane stella


Rappresentazione artistica della stella  Tw Hydrae (fonte: David A. Aguilar /CfA)Rappresentazione artistica della stella Tw Hydrae (fonte: David A. Aguilar /CfA)
Il Sole ha avuto una infanzia vivace: e' quanto mostra uno studio che ha osservato ‘in diretta’ la crescita di una giovane stella simile alla nostra. Come una macchina del tempo, lo studio condotto dagli astronomi del centro per la ricerca in astrofisica americano Harvard-Smithsonian, permette di osservare come era il Sole da bambino. 
Presentato al convegno della Società Americana di Astronomia, il lavoro è stato possibile osservando la stella TW Hydrae nella costellazione dell'Idra e suggerisce che anche il Sole da giovanissimo era molto attivo ed esuberante e mentre cresceva emanava raffiche di raggi X.

''Studiando TW Hydrae, possiamo guardare quello che è successo al nostro Sole, quando era un bambino'', ha detto una delle autrici, Nancy Brickhouse. La stella, che si trova a 190 anni luce dalla Terra, ha solo 10 milioni di anni, mentre il Sole ne ha quasi 5 miliardi. E' una stella di colore arancio, di tipo K, il suo peso è pari a circa l'80% rispetto a quello del Sole ed è ancora in fase di crescita, alimentata dal disco di gas che la circonda. Questo stesso disco, secondo gli astronomi, potrebbe contenere embrioni di pianeti. Per studiare il suo processo di crescita, i ricercatori hanno osservato l'astro sia con il telescopio a raggi X della Nasa, Chandra, sia con telescopi ottici basati a terra. ''Con la raccolta di dati in più lunghezze d'onda - ha sottolineato Brickhouse - abbiamo seguito per la prima volta il gas durante tutto il processo di accrescimento della stella''.

E' stato scoperto che la crescita di stelle di questo tipo, come il Sole, è disomogenea ed episodica: addirittura il processo di accrescimento cambiava di notte in notte. Per crescere, la stella 'mangia' gas dal disco, che arriva ai suoi poli incanalato lungo il campo magnetico stellare. Cadendo sulla stella, il materiale si frantuma generando un'onda d'urto che fa riscaldare il gas a circa 3 milioni di gradi, brillando nei raggi X ad alta energia. Quando il gas si raffredda il suo bagliore si sposta verso lunghezze d'onda ottiche. Inoltre parte del materiale in caduta sulla stella viene spinto via in un vento che assume strutture simili a lacci, anelli e protuberanze stellari.

Si sapeva che le stelle giovani sono magneticamente molto più attive del nostro Sole, ma ora l'interazione tra i campi magnetici della stella e il disco che la circonda e' stata osservata 'in diretta'. ''E' il processo stesso di accrescimento - ha osservato Brickhouse - che sta guidando l'attività magnetica su TW Hydrae''.

(ANSA)

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