lunedì 17 giugno 2013

Il genio della comunicazione, carente di logica


Poiché ogni giorno, più che una croce, ha uno slogan pre-elettorale, quello di oggi vi è offerto dall’indiscutibile genio nella creazione di miraggi. Andiamo sopra il tre per cento di deficit-Pil, freghiamocene di questa Europa dei ragionieri, eccetera eccetera, come leggerete negli editoriali di domani. E la sinistra costretta a rincorrerlo, come sempre, con la lingua a penzoloni. Certo, però, che il buon Silvio ha qualche debito formativo in logica. Che saranno mai tagli per la miseranda misura dell’1 per cento della nostra spesa pubblica? Giusto, il ragionamento non fa una grinza, anche prima di andare sotto i ferri del chirurgo plastico.
Ma se le cose stanno in questi termini, perché mai sforare il 3 per cento di deficit-Pil, allora? Si trovino questi pidocchiosi otto miliardi (e oltre) con tagli di spesa, e vivremo tutti felici e contenti, senza sforare alcunché. Senza dimenticare che questa maledetta austerità è figlia della firma di Silvio Berlusconi sotto l’impegno italiano al pareggio di bilancio nel 2013, e senza dimenticare neppure che lo stesso Berlusconi sino a qualche mese addietro ipotizzava ben altri mezzi per reperire quegli otto pidocchiosi miliardi. Ma da allora è passata una vita, ed è successo di tutto. Anche a noi, poveri sudditi smemorati.
E ora, fiato agli editoriali.

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