martedì 2 aprile 2013

Un filo per tessere organi artificiali



Ottenute microfibre dalle cellule del pancreas produttrici di insulina


Esempio di fibre cellulari ottenute in laboratorio (fonte: Gruppo di ricerca di Shoji Takeuchi, università di Tokyo)Esempio di fibre cellulari ottenute in laboratorio (fonte: Gruppo di ricerca di Shoji Takeuchi, università di Tokyo)
Un filo artificiale per 'tessere' nuovi organi oppure ricostruire fibre muscolari, vasi sanguigni o reti neurali: è possibile grazie a una micro fibra, lunga anche alcuni metri, 'ripiena' di cellule immerse in un tessuto connettivo. Lo ha realizzato un gruppo di ricerca dell'Università di Tokyo e in uno dei primi esperimenti, descritto su Nature Materials, sono state ottenute microfibre utilizzando le cellule del pancreas produttrici di insulina, trapiantate in un topo. 

'Filando' un sottilissimo cavo al cui interno possono essere inserite sia le cellule, sia una matrice proteica in grado di sostenerle e alimentarle, i ricercatori giapponesi sono riusciti a creare una nano-fibra capace di replicare le funzioni di un grande numero di tessuti. 
Queste fibre possono poi essere tessute in varie forme per ricreare veri e proprio organi funzionanti, oppure per ricostruire fibre muscolari, vasi sanguigni o reti di cellule nervose.

Per mettere alla prova la funzionalità dei tessuti generati, i ricercatori hanno ricreato artificialmente il tessuto del pancreas con le cellule che producono l'insulina e quindi lo hanno trapiantato con successo in un topo diabetico che ha ristabilito, per un periodo, i valori ottimali di zuccheri nel sangue.

(ANSA)

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