Uno degli intrighi piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato sciolto
Il faraone Ramsete III
di Stefan Wallisch
BOLZANO - Ramsete III e' stato ucciso sgozzato: lo rivela uno studio, pubblicato dalla rivista British Medical Journal, al quale ha collaborato anche il ricercatore Albert Zink dell'Eurac di Bolzano. Uno dei gialli piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato risolto: il faraone - sostengono gli studiosi - e' stato sgozzato, forse proprio da suo figlio Pentawer. Lo staff e' inoltre quasi certo di aver individuato anche la salma del figlio 'traditore', che dopo il delitto e' morto impiccato. Un indizio importante e' custodito al Museo Egizio di Torino. Si tratta di un papiro che descrive come, a meta' del XII secolo a.C. nel gineceo del faraone, la concubina Tij pianificasse l'uccisione del suo coniuge Ramsete III.
L'obiettivo era mettere sul trono suo figlio Pentawer. Qualcosa ando' pero' storto. La congiura fu scoperta e tutte le persone coinvolte vennero condotte in tribunale e punite. Il documento non svela la sorte del faraone. Ora l'equipe di ricercatori, composta dall'egittologo Zahi Hawass, dal paleopatologo Albert Zink dell'Eurac di Bolzano e dall'esperto di genetica molecolare dell'universita' di Tubinga Carsten Pusch, ha scoperto che Ramsete e' stato sgozzato. ''Solo grazie alla tac si e' potuta vedere la ferita alla gola, nascosta da una benda sul collo'', riferisce Hawass, che al momento degli studi era segretario generale del Consiglio supremo delle antichita' egizie.
''Eravamo gia' a conoscenza del fatto che Ramsete mori' nel 1156 a.C., all'eta' di circa 65 anni. Rimanevano da identificare le cause della morte'', continua Hawass. Analizzando le immagini della tac, gli scienziati hanno inoltre scoperto un amuleto inserito nella ferita. Si tratta del cosiddetto occhio di Horus, un simbolo molto diffuso nell'Antico Egitto, usato per la protezione dagli incidenti e la rigenerazione del corpo. ''Il taglio alla gola e l'amuleto provano chiaramente che il faraone e' stato assassinato,'' spiega Zink. ''L'amuleto fu collocato nella ferita dopo la sua morte per favorire una guarigione totale nell'aldila'''. Grazie ad analisi del dna, gli esperti hanno inoltre provato che Ramsete III era direttamente imparentato con una mummia conosciuta finora come 'Unknown Man E'. Si era gia' ipotizzato che questa mummia, appartenente a un uomo di 18-20 anni, potesse essere Pentawer, il figlio di Ramsete che presumibilmente aveva fomentato la congiura insieme a sua madre, con l'intenzione di sottrarre il potere al padre.
''La mummia e' con tutta probabilita', uno dei figli di Ramsete III'', spiega Pusch. La mummia evidenzia segni di impiccagione ed e' rivestita solo con pelle di capra, elemento considerato impuro, e fu mummificata in modo rudimentale, affermano gli scienziati. Il fatto che il corpo del figlio di Ramsete fu seppellito con procedure non consone a un principe potrebbe suggerire che fu proprio lui uno dei promotori della rivolta dell'harem. A Pentawer potrebbe essere stata offerta la possibilita' di suicidarsi per evitare una pena peggiore nell'aldila', come confermato dal Papiro Giuridico di Torino.
(ANSA)
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