Una rassegna di capolavori d'Italia sranno in mostra dal 6 luglio a Pechino
Leonardo da Vinci Testa di donna,
detta La scapiliata ambra verde e biacca su tavola cm 24,7 x 21 Parma,
Galleria Nazionale 1508 ca. Inv. n. 362
Beato Angelico e aiuti
Storie della Passione di Cristo Dipinto su tavola cm 125 x 160 x 5,8
(misure Firenze, Museo di San Marco XV secolo Inv. 1890, n. 8501, 8502
Raffaello Sanzio Angelo dipinto su tavola cm 57 x 36 Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo 1500 - 1501 ca. Inv. 149
Sandro Botticelli Madonna
del Mare Olio su tavola senza cornice cm 40 x 28 Firenze, Galleria
dell'Accademia 1475 - 1480 ca. Inv. 1890 n. 8456
Rosso Fiorentino Ritratto
di Uomo Tavola senza cornice 50,5 x 39,5; Firenze, Palazzo Pitti
(Galleria Palatina) 1521 ca. inv. Palatina 1912 n. 249
Sandro Botticelli Giovane
con berretto Olio su tavola senza cornice cm 51 x 33,5; Firenze,
Palazzo Pitti (Galleria Palatina) 1470 ca. Inv. Palatina, 1912 n. 372
Bartolomeo Ammannati Ercole e Anteo Bronzo cm 201 h Firenze, Villa di Castello 1559 - 1560 n. cat. 00281676 7
Andrea della Robbia
Madonna col Bambino RIlievo centinato in terracotta invetriata cm 95 x
56 x 26 Firenze, Ospedale di Santa Maria
Raffaello Sanzio Ritratto virile Olio su tavola con cornice cm 45 x 31 Roma, Galleria Borghese 1503 - 1504 Inv. n. 397
La preziosa Madonna del Mare di Botticelli e il celeberrimo
autoritratto di Raffaello, ma anche il David Apollo di Michelangelo, un
disegno di Leonardo per la battaglia di Anghiari, il colossale bronzo
Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati. Con una rassegna ricca di
capolavori l'Italia racconta dal 6 luglio a Pechino i fasti e le
turbolenze del Rinascimento fiorentino.
E inaugura il suo spazio nel centralissimo museo nazionale in piazza Tienanmen, oltre cinquecento metri quadri che per almeno cinque anni - in virtù dell'accordo ottenuto dal manager per la valorizzazione Mario Resca e firmato nel 2010 dal ministero dei Beni culturali- garantiranno una finestra aperta sulla cultura italiana. "Puntiamo ad essere ogni anno il 'pezzo forte' del museo", sottolinea soddisfatto il manager, che alla fine del mese lascerà però il suo incarico al ministero. Non è la prima volta che l'Italia porta in Cina l'arte del Rinascimento: l'ultima grande mostra è del 2006 curata come quella di quest'anno dalla soprintendenza fiorentina e allestita Pechino per l'inaugurazione dell'anno Italia-Cina. "Ora torniamo con un approfondimento", spiega la soprintendente Cristina Acidini. Ancora una volta grandi opere e nomi di forti richiamo, oltre a Raffaello, Michelangelo e Leonardo, anche altri grandissimi, da Filippino Lippi al Beato Angelico, da Paolo Uccello al Ghirlandaio, per un percorso che in questo caso accentra l'attenzione su Firenze. (ANSA)
E inaugura il suo spazio nel centralissimo museo nazionale in piazza Tienanmen, oltre cinquecento metri quadri che per almeno cinque anni - in virtù dell'accordo ottenuto dal manager per la valorizzazione Mario Resca e firmato nel 2010 dal ministero dei Beni culturali- garantiranno una finestra aperta sulla cultura italiana. "Puntiamo ad essere ogni anno il 'pezzo forte' del museo", sottolinea soddisfatto il manager, che alla fine del mese lascerà però il suo incarico al ministero. Non è la prima volta che l'Italia porta in Cina l'arte del Rinascimento: l'ultima grande mostra è del 2006 curata come quella di quest'anno dalla soprintendenza fiorentina e allestita Pechino per l'inaugurazione dell'anno Italia-Cina. "Ora torniamo con un approfondimento", spiega la soprintendente Cristina Acidini. Ancora una volta grandi opere e nomi di forti richiamo, oltre a Raffaello, Michelangelo e Leonardo, anche altri grandissimi, da Filippino Lippi al Beato Angelico, da Paolo Uccello al Ghirlandaio, per un percorso che in questo caso accentra l'attenzione su Firenze. (ANSA)


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