giovedì 22 agosto 2024

Tomas Milian ricordando il suo amico Franco Lechner, in arte Bombolo.

 


"Non avevo mai visto Bombolo, arrivo sul set e vedo questo cicciottello che stava con la forchetta e il coltello in mano chiedendo la pietanza, se ricordo bene si trattava di spaghetti all'amatriciana". 


A Milian viene un'idea e ne parla con il regista del film: "Mi avvicino a Bruno Corbucci e gli dico 'Bruno non sarebbe male se invece degli spaghetti chiedesse una pizza'", questo perché, soprattutto in romanesco, la pizza ha il doppio significato di pietanza e di schiaffo.


L'idea a Tomas Milian venne guardando la faccia di Bombolo: "Aveva delle guance che attiravano gli schiaffi". Il regista prende per buona l'idea del suo protagonista e quando Bombolo disse "arriva 'sta pizza?" Tomas si avvicinò e gli diede uno schiaffo: "È stato un boato da parte della troupe e da lì è iniziato il successo di Bombolo - i produttori, quando si sono accorti che ad ogni pizza data a Bombolo il pubblico rideva, gliene hanno fatto dare anche 5 o 6 in ogni film"


Tomas racconta che qualche volta l'amico gli si avvicinava e gli diceva: "e da un po' che non mi meni, lo devi fare perché alla gente piace".


Infine Tomas Milian racconta cosa fece il giorno del funerale di Bombolo: "mi sono nascosto per non essere visto e quando la bara mi passò davanti io gli diedi un ultimo piccolo schiaffetto".


-Tomas Milian ricordando il suo amico Franco Lechner, in arte Bombolo.


#tomasmilian #bombolo

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento