Questo individuo malauguratamente finito a guidare la cultura in Italia mi lascia ogni volta allibito, perché riesce a dare corpo e anima alle caricature comiche che fino alla sua comparsa erano relegate alla splendida finzione di Guzzanti.
Ieri gli hanno infatti chiesto cosa pensasse del fatto che il portavoce di Lollobrigida avesse rapporti solidissimi e direi fraterni con neofascisti e criminali di bassa lega, e il signor Ministro ha risposto: "Non ho sentito una parola sui gulag o sui Khmer rossi. Nell'aprile del 1975, i Khmer rossi iniziano un vero e proprio genocidio su due milioni di individui".
Perché allora non si è allora parlato della vile presa - con l'inganno - di Tenochtitlan, capitale azteca, da parte degli spagnoli? Perché non si parla della forzata scandinavizzazione del popolo sami, meglio noto come popolo lappone? Cosa nasconde il ministro su questi temi?
Purtroppo non sogniamo ma siam desti.
Leonardo Cecchi
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