IN ITALIA GLI STUDENTI "CIUCCI" SONO AL SICURO. GLI ESAMI DI MATURITA’ SONO UNA FARSA - IL RECORD DEI DIPLOMI FACILI NELL’ISTITUTO DI OTTAVIANO, VICINO NAPOLI, CON 866 ISCRITTI IN QUINTA (E NESSUNO NEI PRIMI QUATTRO ANNI) – GIAN ANTONIO STELLA: “CHI CONTROLLA CHE QUESTA MASSA DI ISCRITTI NELL’AREA DEI DIPLOMIFICI PROVENIENTI DALLE PIÙ VARIE CONTRADE ITALIANE SIA COMPOSTA DI STUDENTI LAVORATORI?”
Estratto dell'articolo di Gian Antonio Stella per il “Corriere della Sera”
istituto elsa morante a ottaviano
In un anonimo edificio sotto il Vesuvio, sopra il pianterreno occupato da un centro per il «dimagrimento a accelerazione metabolica», c’è il più obeso centro d’ingrasso dei diplomi di maturità italiani. In grado di iscrivere agli ultimi esami di maturità 2023, come denuncia un’inchiesta di Tuttoscuola , 866 aspiranti diplomati: il doppio dei maturandi iscritti (451) all’Istituto alberghiero Pietro Piazza di Palermo, che con 2.308 allievi dalla Iª alla Vª superiore (e son calati: tre anni fa erano 2.840 con 175 classi!) risulta essere la più grande e iper-affollata scuola d’Italia.
Tutti promossi, o quasi. In linea con la «severissima» media italiana delle promozioni diffusa qualche settimana fa dal ministero: 99,8% degli ammessi.
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Vi chiederete: è mai possibile che esista una scuola così che porta all’esame finale 866 studenti cioè il quintuplo della media (184) di tutte le altre scuole italiane? Il formidabile dossier della rivista, intitolato «Il gran bazar dei diplomi di maturità», non fa nomi. «Non ci interessa far la lista dei (presunti) peccatori», dice il direttore Giovanni Vinciguerra, «ci preme di più mettere a fuoco il peccato. Perché il bubbone dei diplomi facili, come già spiegavamo un paio di settimane fa nel primo rapporto ripreso dal Corriere e raccolto dal ministro Valditara con l’apertura di un’inchiesta, sta scoppiando». Incrociando i dati di Tuttoscuola e quelli della banca dati ministeriale un nome però affiora.
Quello del Centro scolastico «Elsa Morante» di Ottaviano, il comune nel parco del Vesuvio dominato dal grandioso castello mediceo che negli anni bui finì nelle mani del boss camorrista Raffaele Cutolo per esser poi confiscato e restituito alla comunità civile.
«Accelerate verso il futuro», incita l’home page. Palazzina moderna. Già sede di un bowling e un patronato sindacale. Quattro piani. Quello a terra occupato da un centro dimagrante con massaggi, ultrasuoni e fango-terapia, gli altri dall’istituto.
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Domanda: chi controlla che questa massa di iscritti nell’area dei diplomifici provenienti dalle più varie contrade italiane sia composta davvero di studenti lavoratori che peraltro dovrebbero frequentare almeno due terzi delle lezioni nelle «paritarie» campane pur vivendo a Biella, Barletta o Forlì? Nessuno. Perfino nei casi, come quello dell’istituto di Ottaviano, in cui non c’è un solo alunno che frequenti la scuola nei primi quattro anni di indirizzo prima dell’abnorme esplosione finale alla vigilia della maturità. No, così non va. E c’è un solo modo per uscirne: controllare che le regole vengano rispettate. E seguire una serie di suggerimenti, perfino ovvi, che la stessa rivista propone punto per punto. Sennò invocare il «merito» resterà sempre un’esercitazione di chiacchere.
esami maturita 49 notte prima esami 23
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/italia-studenti-quot-ciucci-quot-sono-sicuro-esami-364845.htm
Blaserna71
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