Jaswinder Singh, operaio di 43 anni, stava lavorando su un ponteggio quando, forse per un malore, avrebbe azionato il comando di elevazione che ha fatto salire il cestello fino a schiacciarlo
Tre giorni di agonia, poi la morte. Un destino crudele quello di un operaio di 43 anni, schiacciato contro il soffitto di un stabilimento industriale, dove stava facendo dei lavori di manutenzione. Jaswinder Singh, questo il nome del lavoratore di origini indiane, stava in piedi sul cestello elevato a diversi metri da terra, quando per errore avrebbe azionato il comando di elevazione e la gru ha inizato a salire, finché l'uomo non è rimasto schiacciato al soffitto, scrivono i giornali locali.
Errore o malore?
Traumi multipli, anche alla testa, definiti gravi dai soccorrittori chiamati subito dalla ditta di Iseo, in provincia di Brescia, dove stava lavorando come esterno in un'azienda di servizi. Trasportato d'urgenza al Civile di Brescia, il 43enne è stato ricoverato in condizioni gravissime; in ospedale è stato sottoposto a diversi trattamenti, ma dopo circa due giorni di agonia, Singh è morto nella serata del 26 aprile, dopo che il cervello ha smesso di funzionare.
Lunga agonia
Il terribile infortunio, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni presenti al momento dell'incidente, sarebbe avvenuto nella mattinata del 24 aprile. Stando a una primissima ricostruzione, sarebbero ignote le cause per le quali l'operaio avrebbe spinto il carrello elevatore e poi non sia stato in grado di spegnerlo, forse un malore improvviso.
https://www.leggo.it/italia/milano/operaio_morto_brescia_schiacciato_soffitto_oggi_27_4_2023-7369019.html
Placidi71
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