Sono consapevole che ci siano pregiudizi e penso sempre di dover dimostrare qualcosa. L’unica squadra italiana che me l'ha fatto pesare è anche l'unica italiana in cui ho lavorato : il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore. E poi per me è benzina: mi fa stare motivato e non la voglio perdere. Però per il posto di vice non si fanno casting, ogni allenatore sceglie un uomo di fiducia.
L’allenatore più bravo di sempre? Il mio è un giudizio di parte, ma quello che ha fatto mio padre è quasi impossibile. Da lui ho imparato che vengono prima i giocatori: bisogna partire da loro. Però voglio avere la mia identità .
Davide Ancelotti
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(TMW)
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