di Alberto Comisso
«Non mi sento molto bene, oggi resto a casa dal lavoro. Vado a riposare». Così aveva detto alla moglie Marco Piu, 36 anni, dipendente della cantina di Casarsa in Friuli, ma da quel letto non si è più rialzato. Mercoledì sera, alle 20.30, è stata proprio la moglie, Sara De Franceschi, di ritorno dal lavoro, a trovarlo senza vita nel suo letto. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo: il personale del 118 è giunto in via dei Pinali a Cimpello, dove viveva da qualche tempo, ma ogni tentativo è risultato vano.
L’AUTOPSIA
Al
medico legale non è rimasto altro che constatarne il decesso. Sarà ora
l’autopsia a stabilirne le cause. La morte improvvisa di Piu ha scosso
due comunità: quella di Casarsa, dove Marco è nato e cresciuto e dove
per diversi anni è stato capo scout, e quella di Fiume Veneto dove, con
la moglie e i due figli, di 2 e 5 anni, si era trasferito dopo aver
vissuto tra San Lorenzo di Arzene e Orcenico di Zoppola.
IL VACCINO
Martedì
il 36enne si era sottoposto alla seconda dose di vaccino anti Covid ma
sembra che siano state già escluse correlazioni con la sua morte.
Mercoledì aveva detto alla moglie di non sentirsi bene: pensava di
essere stanco. Marco e Sara avevano pranzato insieme. «Ho mal di testa,
mi sento stanco. Vado a distendermi a letto», le ha detto prima che lei
tornasse a lavorare.
IL MAL DI TESTA
Più tardi con la madre, Maria, si era sentito al telefono sino alle 16.30: anche a lei aveva raccontato di quel malessere e di quel mal di testa, insolito, che lo stava tormentando. Le aveva detto che avrebbe voluto provare a riposarsi un po’, quella è stata l’ultima conversazione tra i due. Marco si è addormentato e non si è più svegliato. Probabilmente ad ucciderlo è stato un problema neurologico. La moglie, che lavora in un negozio di ottica a Cordenons, nel pomeriggio ha provato a contattarlo più volte al telefono. Ma non ha ricevuto alcuna risposta. Inizialmente pensava stesse dormendo ma, dopo qualche tentativo non andato a buon fine, ha iniziato a preoccuparsi. È andata a prendere i figli dai nonni e si è precipitata a casa. Ha lasciato i piccoli in macchina ed è entrata da sola nell’abitazione che, insolitamente per quell’ora, era buia.
LA TERRIBILE SCOPERTA
La
donna ha chiamato il marito, che però non ha risposto. L’uomo era
infatti disteso a letto, non dava segni di vita. Sara De Franceschi lo
ha scosso più volte senza esito. A quel punto non le è rimasto altro che
chiamare i soccorsi. A Cimpello è arrivata subito un’ambulanza: il
personale sanitario ha provato a rianimare inutilmente Marco Piu. Il
medico legale ha dovuto quindi constatare il decesso, che dovrebbe
essere riconducibile tra le 17.30 e le 18. La notizia della morte del
36enne si è rapidamente diffusa a Casarsa, dove, come detto, Piu è nato e
cresciuto, ma anche a Porcia, paese di origine della moglie.
GLI AMICI
«Per
me è un tonfo al cuore – ha spiegato uno degli amici di Marco, che ha
chiesto di rimanere anonimo – dal momento che ci conoscevamo da
ragazzini. Era una persona buona e sempre disponibile. Per anni è stato
capo scout della sezione Casarsa e San Giovanni e, nonostante si fosse
staccato dal mondo associazionistico locale, quando c’era bisogno lui
c’era sempre. Ai campi scout, quando c’era necessità di manodopera,
Marco non diceva mai di no. E si metteva a disposizione per preparare i
pasti. Da quanto mi risulta stava bene: non ha mai avuto disturbi di
salute. Mi auguro che l’autopsia possa fare chiarezza sulle esatte cause
del decesso». Scosso il testimone di nozze di Marco, Dennis
Francescutti: «Quando mercoledì sera mi hanno detto che era morto, non
volevo crederci. Per me era come un fratello. Non riesco ancora a
capacitarmi». Piu, oltre alla moglie e ai due figlioletti, lascia nel
dolore la sorella e i genitori Maria e Bachisio.
https://www.leggo.it/italia/cronache/marco_piu_morto_letto_malore_casarsa_2_settembre_2021-6171800.html
Berlusconi71
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