Si è spento questa mattina nella
sua Tuscania (Viterbo), dopo una lunga malattia, all’età di 69 anni,
Alessandro Kokocinski (Porto Recanati, 1948), artista eclettico e
versatile che aveva tante vite da raccontare.
Madre russa e padre polacco, Kokocinski
nasce nel dopoguerra in Italia, da genitori apolidi. Artista dalle
molte patrie, ha vissuto un’esistenza intensa, scandita da incontri ed
eventi eccezionali, attraverso i continenti. Dall’infanzia in Sudamerica
con gli indios Guaraní nella foresta pluviale, all’adolescenza in un
piccolo circo uruguayano come acrobata cavallerizzo. Poi il Cile di
Allende. Quindi l’Europa e, infine, l’incontro e l’innamoramento con la
grande arte classica italiana. Nel 1971 arriva a Roma. Qui frequenta i
personaggi della scena intellettuale e artistica di quegli anni, tra gli
altri, Moravia, Pasolini, Gassman, Levi, Tommasi Ferroni. Intrapresa la
carriera di artista, tra tele, sculture, installazioni, scenografie,
turbate, grottesche, teatrali che raccolgono e raccontano tutta la sua
storia, e ottenuto il riconoscimento del pubblico e della critica,
Kokocinski vive per alcuni anni in Cina e in Germania, ma è in Italia
che fa ritorno, per stabilirsi a Tuscania.
Il 2017 è stato contrassegnato dalla
sua grande mostra “La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown” al
Museo Archeologico Nazionale di Napoli (6 aprile-5 giugno) e dall’uscita
della sua biografia, firmata da Tiziana Gazzini, Kokocinski. Vita straordinaria di un artista, Edizioni Clichy. (Cesare Biasini Selvaggi)
https://www.exibart.com/speednews/addio-ad-alessandro-kokocinski-artista-di-molte-patrie-innamorato-della-cultura-italiana/
Costanzo71
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