Strage di Santhià: il nipote ha ucciso sotto effetto di cocaina
Lorenzo Manavella sentito dai magistrati Brera e Alvino
Strage Santhià, il fermo di Lorenzo Manavella (foto: ANSA)
E' stato riportato a Vercelli ed è stato interrogato per 7 ore dai magistrati Lorenzo Manavella, il 24enne che ha confessato di aver ucciso nella villetta di Santhià i nonni di 85 e 78 anni e la zia di 56. Il giovane, che si è costituito a Venezia al posto di polizia ferroviaria della stazione Santa Lucia, è stato sentito dal sostituto procuratore di turno, Roberta Brera. Intanto nella villetta di Santhià continuano i sopralluoghi da parte delle forze dell'ordine, presenti anche i Ris di Parma. Nella strage usato anche un coltello. Il ragazzo è formalmente accusato di omicidio pluriaggravato e rapina.
E nel corso dell'interrogatorio il ragazzo ha ammesso "quasi" tutto, e secondo quanto si apprende da fonti vicine alle indagini voleva rubare ed era sotto l'effetto della cocaina. Da capire se abbia agito da solo oppure no.
Intanto cominciano ad emergere i primi dettagli circostanziati sulla strage: Manavella ha colpito i nonni Tullio e Pina, e la zia Patrizia, sia con un corpo contundente, sia con un coltello. Lo hanno riferito gli investigatori, che non escludono una conferenza stampa al termine dell'interrogatorio del ragazzo. Il giovane è nella caserma dei carabinieri di Vercelli dalle 7 di stamani, sottoposto a interrogatorio dal pm di turno, Roberta Brera. E' sconvolto per quello che ha fatto, e - hanno riferito - è collaborativo.
Nessuna indiscrezione ulteriore sulle armi del delitto. I corpi delle tre vittime presentavano, tutti, ferite sia da arma da taglio, sia derivante da un oggetto contundente. Le tre vittime erano tutte in pigiama. Patrizia Manavella, la zia, è stata trovata distesa sul letto in una camera al primo piano. La nonna, Pina, sul letto nella sua camera al pianterreno. Il nonno, Tullio, nei pressi della camera da letto, quasi avesse cercato di fuggire. I corpi delle tre vittime sono stati portati al S.Andrea di Vercelli per l'autopsia.
(ANSA)
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