Che bella la scuola senza banchi
Dove siete?
Tre ore di cammino a passo lento, alla scoperta di vecchie contrade, faggi, maggiociondoli e marmotte. E una visita alla malga per riconoscere gli attrezzi utilizzati un tempo per fare latte e ricotte
di Luciana Bertinato*
Lunedì (12 naggio) zainetto in spalla e … tre ore di cammino, a passi lenti intervallati da soste per qualche spuntino, sui sentieri della Lessinia in località Campofontana (provincia di Verona). Una passeggiata alla scoperta di vecchie contrade, alberi e animali (bellissime le piccole marmotte), suoni e rumori del bosco. Ad accompagnarci i nostri amici de “La foglia e il vento” (associazione e centro culturale impegnato su didattica ambientale e sulla cultura ludica legata al Museo del Gioco di Soave). Il percorso si è snodato tra boschi di faggi, abeti,maggiociondoli e prati punteggiati di mucche al pascolo, fino a raggiungeremalga Lobbia.
Lassù ci ha raggiunto Elio, il “malgaro”, raccontandoci la vita dell’alpeggio di ieri e di oggi. Con lui i bambini hanno visitato la malga e visto gli vecchi attrezzi utilizzati un tempo per la produzione di latte, formaggio e ricotta. Al ritorno ci siamo fermati in contrada Casara, dove tutta la famiglia Boracia era al lavoro. Non potevamo rientrare a casa senza assaggiare lo squisito “monte veronese” e la ricotta con la marmellata di more.
Che bella la scuola senza banchi.
* Luciana Bertinato ogni giorno in bicicletta raggiunge ventidue bambini e bambine, in una classe seconda a tempo pieno, alla Primaria “I. Nievo” di Soave (Verona), ma spesso le lezioni non si svolgono tra i banchi. Dal 1995 fa parte della “Casa delle Arti e del Gioco”, fondata da Mario Lodi a Drizzona (Cremona), che promuove corsi di formazione per insegnanti e laboratori creativi per bambini.
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