lunedì 19 maggio 2014

Appello a fermare la guerra da USA, Italia e Mondo.

Comitato Chiapas "Maribel"

Dalle Montagne del Sud-Est Messicano


Appello a fermare la guerra da USA, Italia e Mondo.


La Jornada – Venerdì 16 maggio 2014
Dagli Stati Uniti un appello a fermare la guerra contri gli zapatisti e denunciano che l’attacco a La Realidad è la strategia contrainsurgente del governo messicano
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 15 maggio. Intellettuali, artisti ed organizzazioni degli Stati Uniti hanno invitato ad una settimana di azione “contro la guerra alle comunità zapatiste ed un giorno di omaggio al compagno Galeano”, il camionista tojolabal, base di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), assassinato a La Realidad il 2 maggio.
Guidano la lista degli organizzatori gli scrittori Alice Walker, Lawrence Ferlinghetti, Rebeca Solnit e Junot Díaz; gli studiosi Noam Chomsky, Cornel West, Michael Hardt e Mike Davis; gli attivista Mumia Abu-Jamal, Angela Davis, Rosa Clemente e Tom Hayden; l’analista e musicista Ángel Luis Lara, gli editori Gregg Ruggiero, Stone Soup e Zuccotti Park Press, ed artisti come Olmeca e Bocafloja.
Gli eventi si terranno dal 18 al 24 maggio. L’attacco (a La Realidad) è il risultato della strategia contrainsurgente di lungo termine promossa dal governo messicano. Data l’esperienza del massacro di Acteal nel 1997, siamo molto preoccupati per la crescente attività paramilitare contro le basi di appoggio zapatiste. È chiaro che se non agiamo ora, la situazione attuale in Chiapas può finire ancora più tragicamente.
La convocazione, appoggiata da organizzazioni e collettivi degli Stati Uniti, sottolinea: “Dal 1994 gli zapatisti hanno dimostrato il fallimento del mondo che ci domina e, più importante, la possibilità di organizzarci in comunità autonome dalla classe politica e dal capitalismo. È questa possibilità di dimostrare che un altro mondo è possibile ed ora – un mondo non basato sullo sfruttamento, l’esproprio, la repressione ed il disprezzo, bensì sulla libertà, democrazia e giustizia – che ci ha ispirati. Un attacco contro gli zapatisti è un attacco contro questo altro mondo che abbiamo cercato di costruire insieme a loro in questi 20 anni”.
Per denunciare le aggressioni ed a sostegno delle comunità zapatiste, gli organizzatori, tra i quali anche Kilombo Galáctico, Industrial Workers of the World (IWW-ISC) e Mexico Solidarity Network, invitano tutti i simpatizzante zapatisti, studenti, militanti contro il sistema carcerario, artisti, lavoratori, intellettuali, maestri, accademici, gruppi LGBTQ, anarchici, comunità religiose, persone private della libertà, comunità ed organizzazioni di gente di colore, popoli indigeni, chicana/os, immigrati e tutti coloro che perseguono un mondo più giusto e non capitalista.
A partire da domenica 18 maggio si svolgeranno cortei e manifestazioni davanti ad ambasciate e consolati messicani, sedi di multinazionali e banche che appoggiano il governo del Messico, riunioni pubbliche, gruppi di discussione, concerti, sessioni informative ed altre azioni civili che termineranno il 24 maggio con un giorno in omaggio al “compagno Galeano“.
Continuano ad arrivare espressioni di solidarietà dal Messico e dal mondo. Tra queste dall’Assemblea dei Messicani in Argentina, Spirale di Solidarietà in Grecia, dal Comitato “Maribel” di Bergamo e collettivi di Castellanza, Milano, Brescia, Como e Pavia (Italia), così come da Washington, Oregon e Nord della California (USA), Ontario (Canada), organizzazioni politiche del nordest del Messico (Partito dei Comunisti, Gioventù Comunista, collettivi aderenti alla sexta di Coahuila e Nuevo León), e da latre parti del paese: Tepoztlán, Cuetzalan, Coronago, Izúcar de Matamoros, Ciudad Nezahualcóyotl, Guanajuato, Città del Messico e San Cristóbal de las Casas, così come da radio comunitarie di Oaxaca, Guerrero e Puebla.
Le organizzazioni del nordest avvertono: Non accetteremo né inganni né ritardi. È tempo che le organizzazioni paramilitari che aggrediscono le comunità indigene zapatiste siano giudicate per i loro delitti, non solamente la CIOAC-H, ma anche la ORCAO, ORUGA, URPA, eccetera. Non vogliamo la guerra, la violenza, la menzogna e la corruzione. Vogliamo giustizia, vogliamo la vita.http://www.jornada.unam.mx/2014/05/16/politica/017n1pol

http://chiapasbg.com/2014/05/16/fermare-guerra-da-usa-italia/

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