Dott. Giuseppe Zora
Medico Chirurgo
Medico Chirurgo, specialista in Oncologia e Docente presso l’Università di Milano, sperimentò nel 1979 il siero di Liborio Bonifacio, un veterinario di Salerno che, sorpreso di non aver trovato mai tracce di patologie tumorali nelle capre, aveva scoperto che l’immunità di queste era attribuibile a certi batteri che popolavano l’intestino degli animali e che opportunamente trattati costituivano un siero anticancro.
I ricercatori successivi fra cui appunto Zora, scoprirono che l’idea di curare il cancro con un contenuto gastrointestinale caprino era già nota in Persia, fu in seguito trasmessa agli Arabi ed intorno all’anno mille giunse persino in Italia.
I risultati dell’ampia sperimentazione clinica effettuati con il siero di Bonofacio davano su 2753 casi clinici documentati una percentuale di guarigione del 51% nei casi di cancro all’esofago e del 98% nei casi di cancro alla tiroide.
A partire da questa esperienza, il Dott Zora sviluppò un prodotto a basso costo a base di lipopolisaccaridi che negli anni ’90 si chiamava Imboral (IMB) testato su centinaia di persone.
Con il successo clinico arrivò anche la persecuzione: procedimenti giudiziari che portarono dapprima alla proibizione ed in seguito nel 1993 al sequestro del IMB perché non riconosciuto dal Ministero della Sanità né sperimentato dalle multinazionali del farmaco (il costo del IMB ne scoraggiava la produzione industriale, a differenza del ben piu’ redditizio mercato dei chemioterapici ). Il Dottor Zora fu arrestato e scontò un breve periodo di detenzione. Fu calunniato dai media che lo descrissero come un lucratore.
Oggi il prodotto del Dott. Zora è stato registrato in Svizzera con il nome di Adyuvant Plus come specialità medicinale. Il medico ha istituito una fondazione di ricerca per la cura del cancro e delle malattie degenerative e decine di migliaia di persone in Europa ricorrono a questo metodo con ottimi risultati.
I ricercatori successivi fra cui appunto Zora, scoprirono che l’idea di curare il cancro con un contenuto gastrointestinale caprino era già nota in Persia, fu in seguito trasmessa agli Arabi ed intorno all’anno mille giunse persino in Italia.
I risultati dell’ampia sperimentazione clinica effettuati con il siero di Bonofacio davano su 2753 casi clinici documentati una percentuale di guarigione del 51% nei casi di cancro all’esofago e del 98% nei casi di cancro alla tiroide.
A partire da questa esperienza, il Dott Zora sviluppò un prodotto a basso costo a base di lipopolisaccaridi che negli anni ’90 si chiamava Imboral (IMB) testato su centinaia di persone.
Con il successo clinico arrivò anche la persecuzione: procedimenti giudiziari che portarono dapprima alla proibizione ed in seguito nel 1993 al sequestro del IMB perché non riconosciuto dal Ministero della Sanità né sperimentato dalle multinazionali del farmaco (il costo del IMB ne scoraggiava la produzione industriale, a differenza del ben piu’ redditizio mercato dei chemioterapici ). Il Dottor Zora fu arrestato e scontò un breve periodo di detenzione. Fu calunniato dai media che lo descrissero come un lucratore.
Oggi il prodotto del Dott. Zora è stato registrato in Svizzera con il nome di Adyuvant Plus come specialità medicinale. Il medico ha istituito una fondazione di ricerca per la cura del cancro e delle malattie degenerative e decine di migliaia di persone in Europa ricorrono a questo metodo con ottimi risultati.
http://www.associazionesaras.it/index.php?view=ospiteevents&id=59&option=com_eventlist&Itemid=122
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