(Foto: Reuters / )
Stop alle centrali nucleari
La centrale di Caorso aveva un unico reattore da 860 MW di potenza,
alimentato ad uranio parzialmente arricchito. La proprietà della
centrale era di Enel, che la costruì tra il 1970 e il 1978. Fu operativa
dal 1981 fino al 1986. Il 1° luglio del 1990 fu chiusa definitivamente.
L'energia prodotta da questa centrale si aggirava intorno ai 29 TWh.
Dal 2001 era in atto lo smantellamento da parte della Sogin.
Far “morire” una centrale nucleare richiede molto tempo, soprattutto per via dei materiali radioattivi trattati. Non si è trattato infatti solo dello smantellamento totale dell’edificio, ma anche della decontaminazione della zona turbina. In totale sono state bonificate 9.400 tonnellate di componenti metallici, di cui il 98% riciclato. Per mettere in sicurezza la zona sono state effettuate oltre 77.000 misure radiologiche e, prima di essere fuso, ogni singolo elemento era stato catalogato con un codice, così da poter riconoscere le sue caratteristiche.
Far “morire” una centrale nucleare richiede molto tempo, soprattutto per via dei materiali radioattivi trattati. Non si è trattato infatti solo dello smantellamento totale dell’edificio, ma anche della decontaminazione della zona turbina. In totale sono state bonificate 9.400 tonnellate di componenti metallici, di cui il 98% riciclato. Per mettere in sicurezza la zona sono state effettuate oltre 77.000 misure radiologiche e, prima di essere fuso, ogni singolo elemento era stato catalogato con un codice, così da poter riconoscere le sue caratteristiche.
Questa è stata l’operazione di bonifica più grande d’Italia. E non è
ancora terminata: sono infatti previste attività per 5 miliardi di euro e
2,5 miliardi per la costruzione del Parco Tecnologico.
it.ibtimes.com
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