sembrerebbe di sì visto il crescente dissenso verso il segretario della FIOM .... quando i gioco si fà duro i duri incominciano a giocare ...non a fare salotto come Landini , presenza fissa nelle tv dove la vecchia politica ancora la fà da padrona o guest star di sterili assemblee dove il servizio d'ordine FIOM misura l'entità dei decibel dei fischi verso Bersani, NON dicono i media ne la stessa FIOM all'assemblea con BERSANI S-VENDOLA , DI PIETRO SI ACCEDEVA SOLO SE ACCREDITATI E DOPO ACCURATA SELEZIONE, ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE...
ovviamente questa attenzione alla sicurezza era dovuta al fatto che
si aveva paura che le contestazioni a Bersani fossero quelle che
Bersani meritava...
leggete questo post di un dirigente FIOM
Landini lavora per ricomporre il centrosinistra. Pace fatta con il PD? Noi no!
di Sergio Bellavita
Davanti ad una platea identificata nominalmente, in una sala
persino "bonificata" dalle unità cinofile delle forze dell'ordine,
sabato scorso si è svolto a Roma l'incontro con i partiti promosso da
Landini. Abbiamo espresso sin dall'inizio molte riserve su come è stata
mediaticamente costruita l'iniziativa, tutta giocata sul partito Fiom,
Fiom che minaccia di scendere in politica direttamente ecc. ecc. Toni
bellicosi che, peraltro, la relazione di Landini ha evitato con
attenzione. Nel disegnare il più che condivisibile devastante scenario
socio-economico e la condizione concreta dei lavoratori, Landini ha
omesso un dettaglio: il partito democratico con Bersani lì presente è il
maggior azionista politico del governo Monti. È l'ispiratore e il
sostenitore della politica di austerità, sostiene il pareggio di
bilancio, il fiscal compact. Ha lavorato contro lo sciopero generale,
pretende l'unità CGIL-CISL-UIL, ha difeso il modello Marchionne
(l'elenco è interminabile) Non ha alzato un dito, se non per votare sì,
sulle pensioni da lavoro cancellate dalla Fornero.
In più , nel paese è aperta una battaglia contro l'approvazione
della controriforma Fornero che cancella l'art.18: perché non è stata
posta al PD come discriminante?
Non si coglie, se non a parole, la natura di fondo della crisi e
dell'attacco durissimo posto ai lavoratori ed alle lavoratrici. Un
attacco che richiede un conflitto di pari radicalità da parte del
sindacato.
La polarizzazione e la radicalizzazione che la fase induce è tale
che tra il conflitto generale, prolungato, il sindacato di classe da una
parte e il sindacato corporativo subordinato alle logiche d'impresa e
governo dall'altra, non c'è nulla.
Parimenti sul piano politico o c'è una forza radicalmente
anticapitalista coerente e conseguente sul piano della ricostruzione
dell'opposizione sociale o c'è il governo Monti. In mezzo non c'è nulla e
qualsiasi cosa voglia tentare di stare in mezzo sarà inevitabilmente
trascinata o di qua o di là.
Qui vengono le ragioni del dissenso profondo rispetto
all'interlocuzione con il PD. Hanno ragione i lavoratori della Perini
che in assemblea hanno dichiarato che non voteranno mai più per chi
cancella l'art.18.
Dovremmo, come Fiom, più occuparci di come organizzare il conflitto
e la rabbia contro chi, a partire dal PD, sostiene la cancellazione
dello statuto dei lavoratori più che dargli platee e convenevoli per una
legittimazione, come con la Fornero all'Alenia, di cui hanno un
disperato bisogno.
Né si può oggi pensare di consegnare alla politica di palazzo una
delega sulle questioni del lavoro,che prima di tutto dovrebbero chiamare
in causa noi, perché non ci sarà risposta alcuna se non verrà imposto
dal conflitto un cambiamento dell'agenda della politica. Noi non
smettiamo di considerare il PD un avversario, cosi come tutte le forze
che sostengono il banchiere Monti. E' illusorio pensare che nel 2013
d'incanto il centrosinistra a guida PD, ribalti le devastazioni che
Berlusconi, lo stesso centrosinistra negli anni in cui ha governato e
Monti hanno fatto sul terreno sociale.
Se Landini ha fatto pace con il Pd, noi no.
Sergio Bellavita (segreteria nazionale FIOM)
DAL BLOG CONFLITTUALE ;http://informazionedalbasso.myblog.it/
22 giugno 2012 sciopero generale del SINDACALISMO DI BASE
CHI NON NE PUO' PIU' DEL GOVERNO DI QUESTI BANDITI, APPOGGIATO DA
PD & PDL E UDC, NON CONTRASTATO NELLE SUE POLITICHE A DANNO DEI
LAVORATORI DAI SINDACATI COLLABORAZIONISTI CGIL , CISL E UIL.
IL 22 NON PUO' MANCARE !
MANIFESTAZIONI A MILANO E ROMA
info per pulman e altro sul sito ; http://confederazione.usb.it/
CONTATTA LA SEDE USB PIU' VICINO A CASA TUA, NON HAI SCUSE IL TEMPO PER ORGANIZZARTI E VENIRE CE L'HAI...
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