mercoledì 24 dicembre 2025

Poppea

 


Una leggenda nera dura a morire vuole che Nerone abbia ucciso a calci nel ventre la moglie Poppea, incinta peraltro, in un impeto di rabbia. Una cosa a dir poco ridicola, se si considerano alcuni dettagli della vita di Nerone.


Innanzitutto, il quinto imperatore romano era follemente innamorato della sua seconda moglie. Per lei aveva ripudiato e poi ucciso la prima consorte, la sfortunata Ottavia, e forse la relazione con Poppea era stata anche tra le cause scatenanti del matricidio (Agrippina non aveva mai nascosto la sua opposizione a quella tresca, quando Nerone e Poppea erano semplici amanti).


In ogni caso, i due erano una coppia affiatatissima perché Poppea era la donna perfetta per Nerone: colta, appassionata, anche lei sinceramente innamorata. Lo consigliava anche nelle faccende di Stato, pur senza l'invadenza molesta della madre Agrippina che le era costata la vita.


Presto rimase incinta e nel gennaio del 63 diede alla luce una bambina ad Anzio, la stessa città dove ventisei anni prima era nato l’imperatore. La nascitura fu chiamata Claudia Augusta e in quest’occasione il titolo di augusta venne conferito anche alla madre. I senatori, che aveva offerto voti e preghiere agli dèi per la buona riuscita del parto, andarono tutti a far visita alla famigliola felice, oltre a deliberare diversi inusitati onori: così fu eretto un tempio della Fertilità, statue d’oro delle due Fortune Anziati furono poste nel tempio di Giove Capitolino, furono istituiti giochi quinquennali sul modello di quelli che celebravano la vittoria di Ottaviano su Antonio e giochi circensi in onore delle gentes Claudia e Domizia.


Ma la felicità durò poco più di una stagione. Nella primavera dello stesso anno la figlioletta si ammalò e ogni cura si rivelò inutile. Nerone, devastato dalla perdita, non nascose il proprio dolore, così come non aveva trattenuto la propria gioia appena quattro mesi prima. Come magra consolazione, fece divinizzare la piccola defunta, le consacrò un tempio, nominò un sacerdote apposito preposto al suo culto e la onorò con un pulvinar.


Quando un paio di anni dopo Poppea rimase nuovamente incinta, è improbabile che Nerone abbia pensato anche solo per un istante di ammazzarla. Più verosimilmente Poppea si ammalò e morì di cause naturali oppure per le complicazioni di un aborto spontaneo, lasciandosi dietro un imperatore ancora più distrutto emotivamente.


Lo dimostra il fatto che Poppea fu immediatamente divinizzata e un papiro rinvenuto in Egitto, a Ossirinco, tramanda il poemetto che descrive la sua ascesa al cielo su un carro insieme ad Afrodite, il tenero addio al marito e la promessa che dal cielo avrebbe vegliato sui loro figli morti. Sappiamo anche che l’imperatrice non fu cremata ma imbalsamata alla maniera orientale e inumata nel mausoleo dei Giulio-Claudii.


Nerone fu sicuramente devastato dalla perdita, ma non al punto da non risposarsi. Come terza consorte imperiale scelse Statilia Messalina, donna rinomata in tutta Roma per la sua bellezza e la sua raffinatezza, ma nota anche per aver contratto già quattro matrimoni.


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