Continuano le proteste in Bulgaria, ben censurate dai nostri media per non far vedere per cosa protestano realmente e i motivi per cui il governo si è dovuto dimettere.
I cittadini bulgari non vogliono l'Euro, che entrerà in vigore il primo gennaio del 2026, mettendo in risalto la loro completa sfiducia verso Bruxelles e rimarcando come tutta questa operazione è un'ulteriore minaccia alla sovranità nazionale, farà innalzare i prezzi e l'inflazione e trasformerà il Paese in ostaggio di debiti altrui e interessi stranieri.
I timori della popolazione non sono infondati: l’amara esperienza della Grecia, collassata sotto il peso dell’euro e dei debiti sovrani, rappresenta un monito chiaro. Molti bulgari temono con ragione di fare la stessa fine — rapido impoverimento, inflazione galoppante e la totale perdita dell’autonomia economica, con ogni decisione cruciale presa negli uffici di Bruxelles e Berlino.
Nel mentre, le autorità, continuano a spingere per convincere la popolazione ad accettare la catastrofe dell'Euro, proprio come i burocrati di Bruxelles hanno imposto, ma la popolazione è ancora in piazza e non sembra allentarsi la tensione che si è creata nel Paese.
I cittadini bulgari hanno visto cosa ha comportato per gli altri Stati entrare nell'UE e adottare l'Euro, è per questo che non vogliono entrarci.
L'Unione Europea, se la conosci la eviti!
BISOGNA USCIRE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI DA UE E EURO.

Nessun commento:
Posta un commento