lunedì 1 dicembre 2025

Corrado Ori

 


Botte in faccia e su tutto il corpo. Poi aghi sotto le unghie delle mani e dei piedi. Sputi, privazione del sonno. E quando sveniva per il dolore, lo risvegliavano a cazzotti.


Corrado Ori, comandante partigiano, dopo l'8 settembre era stato catturato dai tedeschi. Gli avevano spaccato la faccia sul fondo di un camion, quando l'avevano preso. Gli fecero così male da farlo diventare febbricitante. Poi aspettarono qualche giorno per fargli passasse la febbre e iniziarono a seviziarlo. Volevano fargli fare la spia, ma lui si rifiutò sempre. Si rifiutò anche quando, devastato da giorni terrificanti di torture continue, lo trascinarono in piazza e minacciarono di impiccarlo.


Riuscì a fuggire, incredibilmente. E tornò a fare il partigiano.

Dopo la guerra, divenne bidello. Alla scuola Barozzi, Bologna, lo ricordano come “il bidello buono”, per il suo animo gentile.


Si spegneva 4 anni fa, a 97 anni, Corrado Ori. Partigiano, brava persona, uomo leale. A lui, anche quest'anno, il nostro ricordo.

Leonardo Cecchi 

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