di Mario Landi
«L'inizio del Coronavirus ha portato bene». «Non so più dove andare ad aprire i conti correnti in giro per il mondo». Frasi choc quelle contenute nelle intercettazioni che hanno portato alla luce una gigantesca truffa realizzata con i bonus e i ristori Covid. In sei mesi le persone coinvolte avevano accumulato crediti di imposta fasulli per 440 milioni di euro.
Un fiume di denaro reinvestito in cripto valute, lingotti d'oro, conti correnti a Malta, Cipro e Madeira. La maxitruffa sui soldi stanziati dallo Stato per aiutare le imprese in difficoltà a causa della pandemia, come scoperto dalla Guardia di Finanza di Rimini, ha di fatto coinvolto mezza Italia, sfruttando le agevolazioni dei bonus locazione, sisma-bonus e il bonus facciate.
L'indagine denominata Free Credit e coordinata dal sostituto procuratore di Rimini Paolo Gengarelli, è partita a luglio del 2021 da un'azienda in fallimento al Tribunale ma si è via via allargata a macchia d'olio dall'Emilia Romagna all'Abruzzo, alla Basilicata, alla Campania, al Lazio, e ancora in Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto. Un vortice enorme di soldi. Con l'impiego di cani cashdog, le Fiamme Gialle durante una perquisizione hanno rinvenuto perfino trolley pieni di banconote.
«Lo
Stato italiano è pazzesco, è una cosa... vogliono essere fregati
praticamente...», dice ancora uno degli indagati, Nicola Bonfrate,
ritenuto promotore e capo dell'associazione a delinquere oltre che
amministratore di diritto o di fatto di numerose società coinvolte negli
illeciti contestati). Sono 78 gli indagati per ipotesi di reati quali
associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, reimpiego ed
autoriciclaggio. Otto le persone in carcere e 4 ai domiciliari. Nella
lunga ordinanza, il gip riminese Manuel Bianchi definisce i principali
coinvolti «affetti da una sorta di ludopatia da reato».
https://www.leggo.it/italia/cronache/covid_truffa_intercettazioni_choc-6474386.html
Berlusconi71
Nessun commento:
Posta un commento