Stime precedenti trascurano l’importanza dell'acqua superficiale
L'acqua superficiale scende nel letto del ghiacciaio, Groenlandia (Fonte: Poul Christoffersen)
I ricercatori scavano pozzi per la misurazione della temperatura, Groenlandia (Fonte: Poul Christoffersen)
In Groenlandia il
ghiaccio si sta sciogliendo molto più rapidamente di quanto stimato in
precedenza, per la precisione 100 volte più velocemente: lo afferma uno
studio dell’Università di Cambridge pubblicato sui Proceedings of the
National Academy of Sciences (Pnas), che corregge le previsioni fatte
finora.
L’errore si sarebbe nascosto nella scarsa importanza data precedentemente alle acque di scioglimento superficiali, che contribuiscono in modo significativo allo scioglimento dei ghiacci, soprattutto in Groenlandia dove l’acqua scende rapidamente a grandi profondità.
Il drenaggio
dell'acqua subglaciale controlla il movimento della calotta glaciale ed
il flusso del ghiaccio nell'oceano, ma questi sistemi sono ancora poco
compresi a causa della mancanza di osservazioni. I ricercatori guidati
da Tun Jan Young hanno effettuato analisi nella Groenlandia occidentale
utilizzando un radar, che ha scandagliato il ghiacciaio in profondità
tramite onde radio, e misurazioni della temperatura grazie a pozzi
situati nelle vicinanze. Per 4 mesi lo strumento ha registrato, a
intervalli di 4 ore, lo spostamento verticale degli strati più profondi
all’interfaccia con il letto del ghiacciaio.
I risultati indicano
che la velocità di fusione basale è in media di 14 millimetri al
giorno, con picchi di 57 millimetri in Agosto, quando la temperatura
dell’acqua in profondità ha raggiunto gli 0,88 gradi centigradi. Il
tasso di scioglimento della calotta glaciale nel suo strato più
profondo, quindi, è di due ordini di grandezza superiore rispetto alle
stime precedenti (vale a dire 100 volte più grande) ed è paragonabile
allo scioglimento provocato dal sole in superficie. Secondo gli autori
dello studio, le condizioni inaspettatamente calde sono causate
dall’acqua di disgelo che, cadendo da grandi altezze nel letto del
ghiacciaio, trasforma l’energia potenziale gravitazionale (dovuta
all’attrazione gravitazionale che gli strati profondi esercitano su
quelli superficiali) in calore.
(ANSA)
Kissinger71
Nessun commento:
Posta un commento