mercoledì 5 gennaio 2022

L'ignoranza al potere

 


Mario Adinolfi ci informa che non si vaccinerà perché - udite - “il controllo del corpo dei cittadini non può essere dello Stato”. E spiega: “Non mi batterei per evitarne la soppressione con suicidio assistito, aborto e eutanasia se ritenessi accettabile l’intervento di terzi sulla vita umana”.


Qualcuno spieghi gentilmente a quest’uomo in confusione che:


a) il vaccino non è “controllo del corpo” ma un atto di responsabilità individuale e collettivo. E, in alcuni casi, un dovere civico.


b) Suicidio assistito, aborto ed eutanasia sono esattamente il contrario dell’intervento di terzi sulla vita umana. Sono la manifestazione di una libera scelta intima e personale proprio contro le imposizioni della società, dell’oltranzismo cattolico che lui (in)degnamente rappresenta e, a volte, proprio dello Stato. 


c) L’enorme differenza è che scegliere di abortire o porre fine alle proprie sofferenze riguarda solo una persona, mentre decidere di vaccinarsi o meno ci riguarda tutti, come società e come comunità.


Insomma, il “nostro” crede nella libera scelta, ma solo quando il corpo è il suo (e quando non esiste).


Adinolfi, in fondo, è buono giusto come bussola: ogni volta che lui dice qualcosa, la realtà e la dignità sono esattamente dalla parte opposta.

Lorenzo Tosa 

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