Gennaio 23, 2022
L’IA sostituirà molti lavori che sono ripetitivi e richiedono un intervento umano minimo. Ad esempio, l’IA può assumere il lavoro di un rappresentante del servizio clienti o di un addetto al call center. Può anche assumere il lavoro di un contabile.
Il reddito universale è una soluzione a questo problema. Si tratta di un trasferimento di denaro incondizionato che aiuterebbe le persone che perdono il lavoro a trovare un nuovo impiego o ad avviare un’attività in proprio.
L’idea che l’IA si occupi di posti di lavoro è stata un argomento caldo nei media. Alcune persone credono che questa sia una buona cosa perché consentirà alle persone disoccupate di tornare al lavoro e altri credono che sia un male perché toglierà posti di lavoro agli esseri umani e li renderà obsoleti.
Questo articolo esplorerà l’idea dell’IA che sottrae posti di lavoro e come possiamo prepararci per avere successo nelle nostre carriere…
Come potete vedere dall’immagine, il testo precedente è stato generato in pochi secondi da un software che utilizza l’intelligenza Artificiale, chiamato Rytr,.
Rytr è un generatore di scrittura di testi (articoli, mail, lettere etc) che vanta oltre 600.000 utenti, che stanno aumentando ad un ritmo sostenuto. In altre parole, oltre mezzo milione di persone utilizza Rytr per automatizzare in tutto o in parte la propria scrittura. L’utilizzo è molto semplice: nella schermata principale si sceglie la lingua, lo stile, il fine del testo, il titolo, le parole chiave (abbiamo usato “reddito universale”, “tempo libero”, “soldi”, “povertà” ) che dovranno essere utilizzate per sostenere una eventuale tesi e anche il tipo di scrittura.
In tutto il mondo si stima che ci siano poco più di 1 milione di scrittori freelance che competono sempre più con i robot, che non si stancano, non devono essere pagati e possono generare una quantità illimitata di contenuti.
Le implicazioni di ciò sono serie: le proiezioni classiche per la perdita di posti di lavoro indotta dall’intelligenza artificiale si concentravano solo sul lavoro manuale ripetitivo e sui lavori dei colletti blu. Ma i lavori impiegatizi, come la scrittura di contenuti, sono purtroppo altrettanto vulnerabili alla sostituzione dell’IA.
Ne è la dimostrazione questo software, che potete provare qui: rytr.me
https://beppegrillo.it/questo-articolo-e-stato-scritto-dallintelligenza-artificiale/
Ferrara71
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